lunedì 18 luglio 2011
È la proposta contenuta nel disegno di legge costituzionale che il ministro Calderoli presenterà al prossimo consiglio dei ministri. Previsto anche il taglio di onorevoli e senatori: 250 per ciascuna camera.
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Ridurre il numero di deputati e senatori a 250 per ciascuna camera e tagliare i compensi dei parlamentari. In più, il Senato diventerà federale. È quanto prevede la bozza di disegno di legge costituzionale presentata dal ministro Roberto Calderoli per la riforma delle istituzioni, che sarà all'ordine del giorno del prossimo Consiglio dei ministri. I parlamentari «hanno il dovere di partecipare ai lavori dell'Assemblea e delle Commissioni», dice la bozza di riforma dell'articolo 69. «Ricevono un'indennità stabilita dalla legge, in misura corrispondente alla loro effettiva partecipazione ai lavori secondo le norme dei rispettivi regolamenti». Insomma, lo stipendio sarà inversamente proporzionale alle assenze dall'aula.La bozza di Calderoli prevede anche il taglio dei cinque senatori a vita, tranne chi è stato presidente della Repubblica, così come le circoscrizioni elettorali all'estero. Introdotto anche l'abbassamento d'età per gli aspiranti inquilini del Quirinale: per essere eletto presidente basterà avere 40 anni.Quanto al presidente del Consiglio, diventerà "primo ministro" e potrà chiedere al Quirinale di sciogliere le Camere.
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