giovedì 24 giugno 2010
Lo ha annunciato il presidente della Conferenza Stato-Regioni, Vasco Errani: «L'insieme di queste competenze valgono oltre 3 miliardi di euro mentre il taglio previsto nel 2001 è di oltre 4 miliardi».
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Dal trasporto locale, al mercato del lavoro, alla viabilità, alla protezione civile, agli incentivi, alle imprese. Competenze che sono state loro assegnate con la cosiddetta legge Bassanini e che le Regioni sono pronte a restituire allo Stato. Lo ha annunciato il presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Vasco Errani, precisando che la proposta verrà messa all'ordine del giorno della prossima convocazione straordinaria della Conferenza Stato-Regioni. «Chiederemo un incontro al premier Berlusconi e ai presidenti di Camera e Senato per illustrare la nostra posizione»,  ha poi spiegato Errani che ha anche annunciato l'intenzione di incontrare l'Anci e l'Upi per costruire una piattaforma comune per gestire la situazione.I presidenti delle Regioni e delle Province Autonome si dicono fortemente preoccupati non solo «per le mancate risposte del governo alle richieste e alle proposte delle Regioni e le Province autonome» sulla manovra ma anche «per il clima di delegittimazione che sta subendo l'istituzione regionale, nonché dei tentativi di creare divisione tra le Regioni ad autonomia ordinaria e speciale». È quanto si legge nel documento approvato oggi all'unanimità dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.Il documento conferma il giudizio sulla «irricevibilità e insostenibilità della manovra», denuncia l'impossibilità di gestire le competenze trasferite grazie al decentramento Bassanini (di qui la volontà di restituire le deleghe), ribadisce la richiesta di «piena e condivisa» applicazione della legge sul federalismo fiscale. «Chiederemo la convocazione straordinaria di una conferenza Stato-Regioni -ha spiegato Errani- con all'ordine del giorno un accordo tra Stato e Regioni per la restituzione allo Stato delle competenze relative al decreto legislativo 112. L'insieme di queste competenze valgono oltre 3 miliardi di euro mentre il taglio previsto nel 2001 è di oltre 4 miliardi di euro».Accanto ad Errani si schiera anche l'Associazione nazionale dei Comuni Italiani che ha accolto l'invito a partecipare a un incontro, già nella prossima settimana, «per verificare le iniziative che, assieme, potremo mettere in campo, con l'obiettivo di ottenere una manovra più equilibrata nel confronti di Regioni ed Enti locali - ha detto il presidente Sergio Chiamparino-  che oggi sono gli unici livelli istituzionali penalizzati drasticamente dalla manovra predisposta dal Governo».
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