Fino a tre settimane fa era completamente paralizzata dal collo in giù e deglutiva con fatica, avendo davanti a sè un'aspettativa di vita ridottissima. Ora la piccola di sei mesi, affetta da atrofia muscolare spinale, è in grado di alzare il braccio, stringe oggetti con le mani, muove parzialmente le gambe e beve il latte dal biberon.Questo grazie a una terapia con cellule staminali mesenchimali, effettuata all'ospedale Burlo Garofalo di Trieste, il primo intervento di questo tipo mai effettuato in Europa. "È presto per dire se la terapia con staminali porterà ad una guarigione completa o solo a un miglioramento della patologia nella bimba - ha affermato il pediatra immunologo, responsabile del Dipartimento Trapianti del Burlo, Mariano Andolina, che ha effettuato l'intervento - ma è certo che le abbiamo salvato la vita: questa patologia porta infatti ad una paralisi progressiva che coinvolge anche i muscoli respiratori, fino a rendere impossibile la respirazione se non con l'ausilio delle macchine. Grazie al trapianto di staminali, questo meccanismo degenerativo è stato bloccato".La nuova tecnica, afferma l'esperto, "apre ora la strada per la possibile cura di centinaia di bambini in queste condizioni, affetti da malattie genetiche che colpiscono il sistema nervoso,e adulti affetti da forme analoghe a tale patologia. L'obiettivo - aggiunge Andolina - è arrivare ad applicare la stessa tecnica anche per la cura della Sla".BIMBA ORA BEVE LATTE E MUOVE BRACCIOL'operazione è stataresa possibile grazie alle decisioni del giudice del Tribunale Civile di Venezia e utilizzando il protocollo medico della Stamina Foundation Onlus con cellule prodotte dal Laboratorio Verri di Monza. Si è trattato del primo caso di terapia con cellule staminali intratecali effettuato in Italia e il primo in Europa in una malattia come questa. La bimba è ora a casa, a Venezia. L'intervento è stato effettuato tre settimane fa. I tempi di ripresa per la piccola, afferma Andolina, saranno di alcuni mesi.L'atrofia muscolare spinale è una grave malattia degenerativa che porta a una paralisi completa già nei primi mesi di vita ed è causata dalla morte progressiva delle cellule neuronali.