Nominato il
nuovo comitato scientifico che dovrà occuparsi della complessa vicenda Stamina. Ovvero del protocollo terapeutico messo a punto dalla Stamina Foundation con l'uso di cellule staminali. Protocollo peraltro coperto da segreto in quanto in fase di brevetto. La decisione fa seguito a un'ordinanza del Tar del Lazio e tiene conto di quanto indicato dall'Avvocatura dello Stato.
I
componenti del comitato sono stati individuati dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Dovranno valutare la terapia proposta da Stamina e decidere sulla possibilità di un'eventuale sperimentazione. Presidente è stato nominato Mauro Ferrari, definito dal ministro Lorenzin «figura di garante ad alto livello, non della materia ma riconosciuto a livello internazionale per qualità scientifica». Ferrari sarà affiancato nel suo lavoro da due esperti stranieri di staminali, due esperti italiani, due clinici in ambito metabolico e neurologico, entrambi noti nel campo della terapia cellullare.
Il ministro ha ricordato i
criteri seguiti nella scelta dei nomi. Sono scienziati che non hanno mai preso posizione sul caso Stamina; sono stati individuati in base ai criteri un uso nella comunità scientifica per valutare la la qualità della produzione scientifica e tenendo conto del fatto che abbiano responsabilità operative in centri o istituzioni dedicate alla ricerca; sono persone dotate di specifica professionalità clinica per potere valutare in modo corretto le cartelle cliniche dei pazienti sottoposti al protocollo in esame.
I nomi. Presidente: Mauro Ferrari, Ph.D., presidente e Ceo dello Houston Methodist Research Institute; vice presidente esecutivo dello Houston Methodist Hospital; professore presso il Weill Cornell Medical College, New York; presidente della
Alliance for NanoHealth.
Componenti: Sally Temple, Ph.D., direttore scientifico del Neural Stem Cell Institute, NY (esperto staminali straniero); Curt R. Freed, M.D., Capo divisione e professore presso
l'University of Colorado (School of Medicine) (esperto staminali straniero); Vania Broccoli, capo unità della Divisione di neuroscienze Stem Cell Research Institute, Ospedale San Raffaele Milano (esperto staminali italiano); Francesco Frassoni: direttore centro cellule staminali e terapia cellulare Ospedale Giannina Gaslini Genova (esperto staminali italiano); Carlo Dionisi Vici, malattie metaboliche, Dipartimento di pediatria, Ospedale pediatrico Bambino Gesù Roma (clinico esperto terapia cellulare); Antonio Uccelli,
Centro per la sclerosi multipla dell'Università di Genova, Neuroimmunologia del Centro di eccellenza per la ricerca biomedica (Cebr) (clinico esperto terapia cellulare).
Ma
le famiglie non ci stanno. In contemporanea alla presentazione del comitato scientifico le famiglie dei bambini trattati con il protocollo Stamina hanno organizzato una conferenza stampa per mostrare le loro prove a favore della terapia. I genitori di Celeste e Sebastian, entrambi affetti da Sma e trattati con le infusioni secondo il metodo Stamina, hanno mostrato dei video in cui si mette in evidenza i loro miglioramenti nella capacità di eseguire e controllare movimenti.
All'incontro dei genitori con la stampa era presente anche il neurologo Marcello Villanova. «Tutti si sono rifiutati di andare a vedere questi bambini - ha sostenuto il medico -. Ma non ci si può limitare all'esame delle cartelle cliniche. Inoltre oggi i video possono veramente dimostrare i miglioramenti nei pazienti nel tempo e sono diventati fondamentali nella valutazione». Vilanova ha sostenuto di non avere alcun rapporto con la Stamina Foundation.
Durante l'incontro, Felice Massaro, nonno di un piccolo paziente di Pesaro, ha chiesto che il pm torinese Raffaele Guariniello apra un'inchiesta sull fuga di notizie riguardo alle cartelle cliniche conservate agli Spedali Civili di Brescia. I documenti erano infatti stati segretati.