mercoledì 22 luglio 2009
Passano al Senato per l’approvazione definitiva le nuove norme sulla sicurezza stradale. Maggioranza e opposizione concordi sull’approvazione delle nuove regole prima dell’esodo di agosto. Per chi guida in stato di ebbrezza 15 anni di carcere.
  • BOTTA E RISPOSTAPerché no (di don Rigoldi) - Perché sì (di Risè)
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    Niente alcol per i neopatentati e conducenti professionali e 15 anni di carcere per chi uccide guidando in stato di ebbrezza o sotto l’ effetto di droghe. Oltre a vincoli ulteriori per i 150 km all’ora in autostrada e narcotest alla presenza di personale sanitario. Queste alcune delle misure contenute nelle nuove norme sulla sicurezza stradale approvate in sede legislativa dalla commissione Trasporti della Camera. Adesso il testo passerà al Senato per l’approvazione definitiva. Si spera entro i primi giorni di agosto. Fra l’altro il pacchetto prevede multe per chi non soccorre animali, la scatola nera anche per le auto e il casco elettronico che, se non è ben allacciato, non permette al motociclo di accendersi. Ma c’è di più, dall’anno scolastico 2010-2011 i corsi sull’educazione stradale a scuola diventano obbligatori e sarà richiesto un certificato antidroga per i guidatori di camion. Giro di vite anche per chi non fa spazio a polizia e ambulanze: vedrà i propri punti decurtati di 5 unità e 8 punti per chi non rispetta chi va a piedi. Quindi alcol ancora nel mirino dopo l’emanazione dell’ordinanza del sindaco di Milano, Letizia Moratti. Il primo cittadino, nel frattempo, ha offerto la propria collaborazione a tutti i colleghi degli altri Comuni d’Italia che hanno espresso l’intenzione di applicare il divieto della vendita e del consumo di alcolici per i minori di 16 anni. «Siamo a disposizione – ha affermato la Moratti – di tutti coloro che vogliono condividere il nostro percorso». E sul pericolo segnalato dal presidente della Provincia Guido Podestà, che l’ordinanza della città possa favorire la migrazione dei teenager nei centri vicini, il sindaco si è detto consapevole del rischio e ha auspicato l’allargamento del bando a tutto l’hinterland. Nei prossimi giorni il sindaco di Milano continuerà a contattare i vari attori della città, dalle associazioni dei genitori, ai responsabili della grande distribuzione per stimolarli a collaborare insieme al Comune sulla promozione della cultura della salute e dei danni dell’alcol. E la polizia locale ha già distribuito oltre duemila volantini per informare gli adolescenti sul nuovo divieto che li interessa da vicino. Intanto l’assessore regionale alla Salute, Luciano Bresciani, ha dichiarato di guardare «con grande interesse alla sperimentazione di Milano».Se il capoluogo lombardo è mobilitato contro “lo sballo”, Roma non sta a guardare. Da agosto nella capitale sarà vietato servire alcolici in discoteca ai minori di 16 anni, misura già prevista per legge, e utilizzare minorenni come barman. Sul fronte commerciale, Esselunga appoggia l’offensiva anti-alcol milanese e la estende a livello nazionale in tutti i suoi 137 supermercati. Il divieto sarà operativo nei prossimi giorni. Così che se si dovesse presentare alla cassa un cliente con alcolici, anche a bassa gradazione, si vedrebbe richiedere un documento di identità. Dal canto suo, la Coop Adriatica dell’Emilia Romagna fa sapere che lo stop alla vendita di alcolici ai minori è già in vigore da alcuni mesi nei punti vendita. La proibizione riguarda ogni prodotto che contenga alcol con gradazione superiore a 1,2%, compresa la birra.
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