mercoledì 4 dicembre 2024
Approvato in via definitiva dal Senato. 110mila stagionali nel 2025 in turismo e agricoltura. Raddoppiato il tempo per far arrivare i familiari, controlli sugli smartphone allìarrivo
Bracciante straniera al lavoro

Bracciante straniera al lavoro - .

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Dopo il primo via libera della Camera a fine novembre, oggi è arrivato quello del Senato. Com’era prevedibile, il governo ha superato agevolmente lo scoglio del voto di fiducia, con 99 sì, 65 no e una astensione. E dunque il decreto sui flussi migratori, dopo la promulgazione e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale, diventerà legge.

Il testo - in cui è confluito anche il nuovo elenco dei cosiddetti «Paesi sicuri» (come l’Egitto e il Bangladesh) verso cui secondo il governo i migranti potranno essere respinti -, contiene la programmazione degli ingressi per lavoro (110mila stagionali per agricoltura e turismo) nel prossimo anno e introduce diverse norme oggetto di perplessità di giuristi, enti umanitari e sindacati.

La maggioranza ne saluta l’approvazione con soddisfazione: «Dietro il business dell’accoglienza ci sono cooperative, associazioni e sindacati, perciò la sinistra vuole sabotare i nostri decreti», argomenta il senatore di Fratelli d’Italia Alberto Balboni. E la sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro ritiene «irricevibili le accuse di razzismo e crudeltà» mosse al governo. Dal canto loro, le opposizioni bollano le misure come «disumane» e giudicano, per dirla col leader di Iv Matteo Renzi, i centri in Albania «grandi buffonate, costate un miliardo di euro».

Nel testo c’è l’assegnazione - soprannominata “emendamento Musk” perché introdotta dopo le polemiche seguite a una sortita social anti toghe del magnate americano - alle Corti d’appello di competenze sui procedimenti di convalida o proroga del trattenimento dei richiedenti asilo, anziché alle sezioni specializzate in immigrazione dei tribunali civili.

Una previsione su cui il Csm ha espresso un parere negativo (che verrà trasmesso al Guardasigilli Carlo Nordio, ma che non è vincolante), motivandolo col rischio di un allungamento dei tempi di giudizio nelle corti d’Appello (con conseguente pericolo di mancare il raggiungimento degli obiettivi fissati dal Pnrr) e col fatto che a giudicare saranno magistrati privi delle competenze necessarie. E sempre oggi, la sezione civile della Cassazione ha deciso di prendere tempo (la pronuncia arriverà nelle prossime settimane) per valutare i ricorsi del ministero dell’Interno contro le decisioni delle suddette sezioni Immigrazione, che nei mesi scorsi hanno bocciato le convalide di trattenimento dei migranti portati in Albania, chiedendo alla Corte di giustizia europea una pronuncia sul tema dei “Paesi sicuri”.

Tornando al decreto convertito in legge, un’altra stretta riguarda i migranti che arrivano in Italia, che potranno vedersi ispezionati gli smartphone (gli agenti potranno visionare foto, video e rubriche, ma non messaggi personali e chat), se non sono in grado di fornire documenti d’identità. Ancora, per i ricongiungimenti familiari bisognerà soggiornare in Italia due anni (finora era uno), norma che secondo il vicepremier Matteo Salvini (che ritiene il varo del testo, su cui la Lega ha spinto, «un’ottima notizia») consentirebbe «un risparmio di 500 milioni».

Infine, il testo introduce sanzioni e fermi amministrativi per le Ong che fanno salvataggi in mare: il passaggio delle loro navi in acque italiane potrà essere vietato dal ministero dell’Interno per ragioni di ordine pubblico, ma non durante i soccorsi in mare; e gli aerei degli stessi enti, che sorvolano il Mediterraneo in cerca di barconi in difficoltà, dovranno avvisare le autorità in caso di avvistamento (segnalazioni che comunque già avvengono). Misure che le ong ( da Mediterranea Saving Humans a Medici Senza Frontiere fino a Open Arms, Sea Watch e altre) in una nota definiscono «punitive», col «vero obiettivo» di arrivare «a un piano di definitivo abbandono del Mediterraneo e di criminalizzazione del soccorso in mare».

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