mercoledì 25 luglio 2018
Incontro tra il sindaco e il ministro dell'Interno Salvini, che mette a disposizione la forza pubblica
Sgombero campi rom, Raggi va avanti e risponde alla Corte europea
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Ieri la Corte europea per i Diritti dell'Uomo ha sospeso fino al 27 del mese lo sgombero del Camping River (previsto per oggi, ndr), il campo nomadi in via di chiusura a Roma, sulla via Tiberina, chiedendo alle istituzioni di indicare soluzioni per evitare che gli ex residenti restino per strada. Oggi il ministro degli Interno Matteo Salvini ha incontrato il sindaco di Roma Virginia Raggi per fare il punto sulla situazione campi nomadi a Roma, da lui ieri definita «un casino».

«Chi pensa che per chiudere o superare un campo ci vogliano due giorni o non conosce la situazione o è in malafede. A Roma questa situazione dura da 10 anni, in cui si sono creati dei ghetti, per smantellarli ci vuole un'azione seria, di sistema. Noi stiamo andando avanti, già ieri abbiamo risposto alla Corte Europea dei Diritti dell'uomo in meno di 24 ore». Ha detto la sindaca di Roma Raggi, nel corso di una conferenza stampa congiunta al Viminale assieme al vice premier e ministro dell'Interno Salvini, parlando dello sgombero di campi Rom della Capitale. «Se arriva un provvedimento dell'autorità giudiziaria - ha aggiunto - non si può procedere dal giorno alla notte. Non possono mettere in strada 450 persone con donne e bambini dal giorno alla notte, In un anno le persone si sono ridotte del 50%. È un percorso mai tentato prima, dimostra che questa amministrazione è dalla parte della legalità e delle persone fragili».

Sulla vicenda del camping River «il sindaco Raggi mi ha assicurato che le soluzioni alternative previste per norma sono garantite sempre a tutti. Poi se qualcuno non le accetta è altro paio di maniche...», ha spiegato Salvini rispondendo in audizione davanti alle commissioni Affari costituzionali di Camera e Senato riunite congiuntamente a Palazzo Madama parlando della situazione del camping, su cui è intervenuta la Corte europea per i diritti dell'uomo. Il ministro ha anche ricordato che su questo fronte il Comune di Roma ha una spesa annua di 25 milioni di euro «per un sistema che evidentemente non funziona».

«Ho chiesto al Comune di proseguire sulla via tracciata - ha continuato Salvini -. Ho messo a disposizione la forza pubblica per garantire il rispetto della legge. Questo è e questo sarà. Il Comune ha risposto in ogni virgola alle risposte della Corte Europea. Mi sembra che tutto procederà da programma».

«A me interessa che la legalità, a prescindere dalle lettere delle Corti, venga ripristinata. Ho messo a disposizione la forza pubblica per garantirlo. Questo è e questo sarà. Mi sembra che il Comune abbia risposto in meno di 24 ore alle risposte della Corte. È una corte curiosa che ci mette alcuni anni a rispondere su alcuni quesiti e una manciata di minuti per arrivare ad arrivare ad altre decisioni.


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