sabato 18 aprile 2015
​L'annuncio dei sindacati in piazza per protestare contro il ddl del governo. Camusso: "mobilitazione unitaria". Scrinna (Cisl): no al modello aziendalistico, riforma da cambiare.
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S​ciopero dei lavoratori della scuola il 5 maggio. Lo hanno annunciato i sindacati del settore dal palco della manifestazione della Rsu di stamattina a Roma. Lo sciopero è indetto da Flc-Cgil, Uil scuola, Cisl scuola, Gilda-Unams, Snals-Confsal, contro il ddl "buona scuola". "Questa è la prima mobilitazione dopo il Ddl varato dal governo e credo che unitariamente bisogna decidere di proseguire anche con lo sciopero generale" ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, presente alla manifestazione. "Non ci fermeremo nella mobilitazione e chiediamo ai parlamentari di modificare questo obbrobrio". Così il segretario generale della Cisl Scuola, Francesco Scrima, dal palco della manifestazione. "Questa è la piazza della vera scuola - ha aggiunto Scrima - fatta da tanti operatori a cui non è riconosciuto impegno e fatica, neanche a livello retributivo". Il modello "aziendalistico non ci appartiene, il rischio è che dopo la scelta degli insegnanti ci sia anche la scelta degli studenti" creando scuole di serie a e serie: b "dobbiamo difendere la scuola". "Renzi stai sereno - ha concluso - con questo provvedimento rischi di andare a sbattere". "Il ddl di riforma della scuola sia fermato, chiediamo che il governo ascolti la piazza. Dobbiamo essere in tanti a manifestare e il 5 maggio non deve essere la conclusione di un periodo di lotta, ma l'inizio, a costo di scioperare anche nel periodo degli scrutini" ha aggiunto Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti.    "Abbiamo valori fondamentali condivisi che oggi sono in pericolo. Dobbiamo fare in modo che le scuole siano tutte chiuse, è una battaglia che vinciamo se dimostriamo la nostra unità" contro un ddl che "lede le norme costituzionali", ad esempio "con l'assunzione diretta dei docenti".
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