Sciopero dei lavoratori della scuola
il 5 maggio. Lo hanno annunciato i sindacati del settore dal
palco della manifestazione della Rsu di stamattina a Roma. Lo
sciopero è indetto da Flc-Cgil, Uil scuola, Cisl scuola,
Gilda-Unams, Snals-Confsal, contro il ddl "buona scuola".
"Questa è la prima mobilitazione dopo
il Ddl varato dal governo e credo che unitariamente bisogna
decidere di proseguire anche con lo sciopero generale" ha
detto
il segretario generale della Cgil,
Susanna Camusso,
presente alla manifestazione. "Non ci fermeremo nella mobilitazione
e chiediamo ai parlamentari di modificare questo obbrobrio".
Così
il segretario generale della Cisl Scuola, Francesco Scrima,
dal palco della manifestazione. "Questa è la piazza della vera scuola - ha aggiunto Scrima - fatta da tanti operatori a cui non è riconosciuto impegno e fatica, neanche a livello retributivo". Il modello
"aziendalistico non ci appartiene, il rischio è che dopo la
scelta degli insegnanti ci sia anche la scelta degli studenti"
creando scuole di serie a e serie: b "dobbiamo difendere la
scuola".
"Renzi stai sereno - ha concluso - con questo provvedimento
rischi di andare a sbattere".
"Il ddl di riforma della scuola sia
fermato, chiediamo che il governo ascolti la piazza. Dobbiamo
essere in tanti a manifestare e il 5 maggio non deve essere la
conclusione di un periodo di lotta, ma l'inizio, a costo di
scioperare anche nel periodo degli scrutini" ha aggiunto
Rino Di
Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti.
"Abbiamo valori fondamentali condivisi che oggi sono in
pericolo. Dobbiamo fare in modo che le scuole siano tutte
chiuse, è una battaglia che vinciamo se dimostriamo la nostra
unità" contro un ddl che "lede le norme costituzionali", ad
esempio "con l'assunzione diretta dei docenti".