Tornare a scuola il 30 settembre, e non più a inizio o metà mese come avviene ora: è questa la proposta contenuta in un disegno di legge del senatore Giorgio Rosario Costa (Pdl) che sicuramente farebbe piacere agli studenti, ma anche al mondo del turismo che vedrebbe così allungata la stagione estiva. Un ritorno al passato, come negli anni Sessanta/Settanta, quando la scuola iniziava i primi di ottobre, proposto anche per aspettare la fine del caldo di settembre che a volte è veramente torrido. Che però non piace all'associazione nazionale presidi ("è soltanto un ritorno al passato") e ai Genitori Democratici che chiedono una condivisione delle scelte, per difendere le "povere vacanze" delle famiglie italiane.La proposta è accolta con interesse dal ministro dell'Istruzione. "È una proposta sulla quale si può discutere, io sono molto aperta su questo tema perché effettivamente il nostro Paese vive di turismo e oggi le vacanze per le famiglie non sono più concentrate a luglio e agosto", ha detto a Sky Tg24 Mariastella Gelmini. "A settembre - ha aggiunto - si possono avere migliori opportunità sul piano economico. Per certi versi uno slittamento dell'inizio dell'anno scolastico potrebbe aiutare le famiglie a organizzare meglio il periodo delle vacanze e dare anche un aiuto al turismo. Vedremo come deciderà il Parlamento".Il disegno di legge (n. 409 composto solo dall'articolo 1 "Per le scuole di ogni ordine e grado l'anno scolastico ha inizio dopo il 30 settembre") è stato assegnato in sede referente alla commissione Istruzione del Senato, ed è stato calendarizzato per il 27 maggio. Si tratta di un'iniziativa personale del senatore Costa, che però non viene vista in maniera negativa a Viale Trastevere. Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini in passato ha avuto parole in questo senso, per una partenza dell'anno scolastico leggermente spostata in là, in particolare proprio a causa del caldo.Per ora, comunque, rimane soltanto la proposta del senatore Costa, che all'atto della presentazione del testo l'ha motivata così: "L'attuale inizio anticipato dell'anno scolastico, rispetto a quanto accadeva negli anni Sessanta, provoca la anticipata chiusura della stagione estiva anche rispetto al ciclo meteorologico. Ciò determina per le regioni a vocazione balneare un conseguente accorciamento della stagione turistica, con cadute occupazionali e reddituali".Articolata la posizione del sindacato: Massimo Di Menna (Uil Scuola) ha ricordato la legge che fissa il limite minimo dei 200 giorni di durata dall'anno scolastico, ma anche la necessità di un uso più "flessibile" del tempo scolastico. In questo caso "ci si può ragionare": la "attività didattiche potrebbe tranquillamente iniziare il 30 settembre, mentre i giorni precedenti potrebbero essere dedicati ad attività differenti, come corsi di italiano per bambini stranieri, lezioni di recupero per chi ha mantenuto lacune, corsi per chi ha particolari esigenze, un uso flessibile nel tempo per l'accoglienza delle prime classi dedicati alla conoscenza dell'insieme dell'istituto".Nella passata legislatura l'allora vicepremier Francesco Rutelli con delega al turismo propose nel 2006 di allungare le vacanze nel corso dell'anno, accorciando quelle estive, proprio per dare impulso al settore e permettere alle famiglie di diversificare le vacanze. In ogni caso, il prossimo anno scolastico è già alle porte e il 50% delle regioni italiane ha già deliberato il calendario scolastico 2010/2011 con la maggior parte degli studenti che tornerà in classe il 13 settembre.A sedere sui banchi di scuola per primi, il 9 settembre 2010, saranno gli alunni del Trentino (Trento). Seguiranno, il 13 settembre, quelli delle regioni Alto Adige (Bolzano), Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta e Veneto. Poi sarà la volta degli scolari della Sardegna e della Toscana, il 15 settembre e della Liguria il 20 settembre. I cancelli delle scuole richiuderanno, invece, il 9 giugno 2011 in Veneto seguito dalla Sardegna il 10 giugno. Le altre regioni - Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Toscana, Trentino, Valle d'Aosta - chiuderanno l'11 giugno. La Liguria il 15 e l'Alto Adige il 16. Ma già in tanti sperano di poter allungare le vacanze.