È rimasta ovviamente chiusa la scuola elementare "Enrico Pessina" di Ostuni, dove ieri si è verificato il crollo di una parte del soffitto in un'aula, che ha determinato il ferimento di due alunni è una maestra. L'istituto è stato posto sotto sequestro dalla Procura di Brindisi e il sindaco di Ostuni Gianfranco Coppola ha firmato ieri il provvedimento di evacuazione. In tutto sono 687 gli scolari (462 delle elementari e 225 della primaria) che oggi sono rimasti a casa e per i quali, nei prossimi giorni, dovrà essere trovata un'altra collocazione, atteso che il "Pessina" con tutta probabilità resterà chiuso per diverso tempo.Poliziotti e vigili del fuoco, fino alla tarda serata di ieri, hanno ascoltato i testimoni dopo aver acquisito tutta la documentazione sull'appalto da un milione e quattrocentomila euro per la ristrutturazione dell'istituto scolastico, chiuso nel 2010 proprio per i lavori e riaperto nel gennaio scorso, dopo le vacanze natalizie. In mattinata sono state effettuatediverse riunioni in Comune mentre nel pomeriggio è in programma la visita alla scuola del sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone.
Crollo colposo e lesioni sono i reati che la Procura di Brindisi ipotizza, al momento a carico di ignoti, in relazione al crollo che ieri si è verificato nella scuola elementare Pessina di Ostuni (Br). L'inchiesta,coordinata dal sostituto procuratore Pierpaolo Montinaro, è affidata ai poliziotti del commissariato di Ostuni, che hanno già depositato una prima informativa con l'indicazione delle imprese che hanno effettuato i lavori di ristrutturazione dell'edificio, durati quattro anni e conclusi nello scorso dicembre. Ieri sono state ascoltate numerose persone informate sui fatti, proprio in relazione agli interventi nell'edificio. Nelle prossime ore, con tutta probabilita, saranno iscritti i primi nomi nel registro degli indagati. La polizia giudiziaria ha segnalato i nomi di cinque persone alla Procura di Brindisi dopo il primo giro di audizioni terminate ieri sera sul crollo di un pezzo di intonaco in un'aula della scuola elementare Pessina, ad Ostuni (Brindisi). Al momento non vi è stata iscrizione nel registro degli indagati, né avviso di garanzia. I nomi sono quelli del capo Ufficio tecnico del Comune, del direttore dei lavori, dei titolari delle due ditte che hanno eseguito le opere di ristrutturazione e del collaudatore. Nella vicenda "ci sono responsabilità oggettive. I responsabili una volta individuati vanno puniti e mandati a casa". Lo ha detto Davide Faraone, sottosegretario all'istruzione, in un'intervista al Gr3-RadioRai. "È intollerabile e in qualificabile - ha precisato - il fatto che questa scuola era stata consegnata appena a gennaio e che qualche settimana dopo crolli il soffitto. Ci sarà assolutamente un responsabile che va accertato e punito. Per quel che riguarda il ministero della Pubblica Istruzioneaccerteremo le responsabilità, dopo di che starà anche alla magistratura individuare i responsabili, perché ci sono comunquepersone che hanno firmato e che hanno preso delle responsabilitàrispetto ad atti che dovevano essere fatti".