sabato 13 ottobre 2012
​Camera: sì al decreto in commissione con una sorpresa e modifiche in tema di azzardo, farmaci, alimentazione.
Decreto Balduzzi migliorato. E ora niente fughe all'indietro
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​Il decreto sulla Sanità passa l’esame - con qualche modifica - della commissione Affari sociali della Camera. Lunedì sarà in aula per la discussione generale. Diversi i ritocchi in tema di salute e gioco d’azzardo: alleggerite le responsabilità dei medici, cancellato il divieto di sfratto per le famiglie del giocatore patologico, tempi certi per l’aumento del succo di arancia nelle aranciate. E, a sorpresa, una deroga, rispetto alla riforma delle pensioni, per i dipendenti del servizio sanitario. Un "privilegio" destinato a soccombere, in Aula, viste le critiche del ministro Fornero, di Pd e Pdl.Il personale della Sanità dunque potrebbe essere «salvaguardato» rispetto alla riforma Fornero, e andare in pensione fino al 2014 con le vecchie regole. La modifica, che prevede anche un bonus contributivo di 30 mesi, riguarderebbe 600 mila persone. Ma c’è già il no della commissione Lavoro, ed è probabile anche quello della commissione Bilancio. Oltre a quello del ministro del Lavoro: «Il governo – dice Elsa Fornero – ha già detto che è contrario. Non ci sono fratelli maggiori e minori. La riforma vale per tutti». Invece «meritevoli di salvaguardia» sono le persone, precisa, che rischiano «di trovarsi nel 2013 e 2014 senza reddito e senza lavoro. Non si può pensare all’esenzione di intere categorie». Netto anche il no di Giuliano Cazzola (Pdl) e Margherita Miotto (Pd).Martedì il parere della commissione Bilancio potrebbe incidere anche su altri aspetti. Come il fondo per le ludopatie su quello per i defibrillatori. La commissione poi ha modificato il decreto alla voce "medicina preventiva": il medico risponderà per colpa lieve solo in sede civile, e non più anche penale. I camici bianchi dovranno essere assicurati e i pazienti saranno sempre risarciti. Confermato il no alla cancellazione dei comitati etici di istituti di ricerca e ospedali, che dovevano essere sostitutiti da un unico comitato di nomina regionale. Come non è passata nemmeno la norma, che il governo voleva, per l’uso di farmaci off label se più economici di quelli specificamente autorizzati per la malattia da curare. Migliorata anche la norma sulle aranciate: si potranno continuare a usare sciroppi e liofilizzati, ma verrà aumentato dal 12 al 20% il succo di arance. E la norma entrerà in vigore con tempi certi, entro 8 mesi, mentre prima si rimandava a 6 mesi dal parere della Commissione Europea. Saltata la norma voluta da Andrea Sarubbi (Pd) sul blocco degli sfratti per i ludopatici: è incostituzionale.
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