venerdì 4 febbraio 2011
I legali di Berlusconi hanno presentato denuncia contro ignoti all'autorità giudiziaria competente e al Garante della Privacy, in relazione a indiscrezioni che riferiscono di immagini riprese nei domicili del premier che ritrarrebbero il presidente svestito e attorniato da ragazze. Per i legali si tratterebbe in ogni caso di un falso e di un fotomontaggio. E sul caso Ruby da Bruxelles interviene anche Berlusconi: siamo una Repubblica giudiziaria.
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I legali di Silvio Berlusconi, Niccolò Ghedini e Piero Longo, hanno presentato denuncia contro ignoti all'autorità giudiziaria competente e al Garante della Privacy, in relazione a indiscrezioni e notizie che riferiscono di immagini riprese nei domicili del presidente Berlusconi che ritrarrebbero il presidente svestito e attorniato da ragazze. Per i legali si tratterebbe in ogni caso di un falso e di un fotomontaggio."Da più giorni - affermano Ghedini e Longo in una nota - su alcuni quotidiani vengono pubblicate notizie riguardanti immagini asseritamente riprese nei domicili del Presidente Berlusconi. In particolare oggi su Il Fatto Quotidiano è riportata con grande evidenza la notizia che vi sarebbero foto del Presidente Berlusconi svestito ed attorniato da ragazze e che sarebbe in corso una sorta di asta per l'acquisto di queste immagini"."Si deve osservare - prosegue la nota - che se davvero fossero state offerte ai giornali foto siffatte sarebbero da ritenersi sicuramente e palesemente false, frutto di montaggi e/o di manipolazioni non essendo possibile che il Presidente Berlusconi si sia mai trovato nelle situazioni descritte. Si deve comunque ricordare che a tenore del l'art. 615 bis c.p. chiunque si procura indebitamente notizie od immagini attinenti alla vita privata svolgentensi nei luoghi indicati nell'art. 614 è punito con la reclusione da 6 mesi a 4 anni e alla stessa pena soggiace chi rivela o diffonde tali notizie o immagini. Ciò vale ovviamente per qualsiasi tipo di immagine o notizia indebitamente carpita".Per questa ragione i legali hanno provveduto cautelativamente a presentare denuncia contro ignoti.BERLUSCONI: REPUBBLICA GIUDIZIARIA"Assistiamo a questa vergogna", ormai "ormai siamo una Repubblica giudiziaria, commissariata dalle Procure". Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al suo arrivo al vertice europeo di Bruxelles ha risposto ai cronisti che gli chiedevano dei processi. "Io mi sono sempre difeso", ha premesso il premier, "sono il soggetto universale che è si è difeso di più perchè è stato di più attaccato. Credo siano 2.568 le udienze che sono state necessarie per ottenere 10 assoluzioni e 14 archiviazioni"."Quindi non c'è nessuno nella storia di nessun Paese al mondo che è stato attaccato come sono stato attaccato io da certa magistratura", ha proseguito il Cavaliere. "Io mi sono sempre difeso, ho sempre fatto valere le mie buone ragioni e ottenuto i risultati che ho ottenuto perchè alla fine in tutti i processi ho trovato un 'giudice a Berlinò, come usa dirsi". A proposito del 'caso Ruby', Berlusconi ha detto: "Questa volta c'è un attacco che riguarda il mio privato e quindi io non posso che condividere l'opinione che i sondaggi ci danno: l'ultimo mi dà al 51%, quindi sono il leader europeo più apprezzato dai suoi concittadini, il nostro partito è in crescita oltre il 30%". "Gli italiani assistono a questa vergogna nazionale e condividono la nostra opinione di essere una Repubblica, purtroppo, giudiziaria e commissariata dalle procure. E questo è qualcosa che ci impensierisce molto: la sovranità non è del popolo, attraverso i parlamentari e il Parlamento, perché, se una legge non piace a certi pm, viene impugnata e viene portata davanti alla Corte Costituzionale che, essendo una corte con prevalenza dei giudici che vengono dalla sinistra, abroga le leggi fatte dal Parlamento. Quindi - ha concluso - siamo dentro una situazione kafkiana che dobbiamo assolutamente riuscire a superare".
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