giovedì 23 luglio 2009
Otto vittime nei roghi che infestano la Spagna, tra Aragona e Catalogna. È emergenza anche ad Ajaccio, in Corsica. Berlusconi pronto a un sopralluogo in Sardegna. La Coldiretti chiede lo stato di calamità naturale per l'agricoltura. In fiamme due boschi nelle Marche.
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Emergenza incendi in diverse zone del Mediterraneo. E' allarme in Corsica, ma anche in Spagna e Grecia. In Sardegna si sono registrate due vittime ma ora le condizioni stanno migliorando.Sardegna. La situazione dei sei roghi che ancora impegnano l'apparato antincendi in Sardegna appare in miglioramento anche se un nuovo fronte del fuoco si è aperto nei monti di Dolianova, nell'Iglesiente. Sul poto sono intervenuti alcuni elicotteri del servizio regionale. È, invece, sottoposta a bonifica la vasta area del territorio di Arbus, nel Medio Campidano. I mezzi aerei continuano ad essere impegnati in Gallura, nel Sassarese (dove un rogo rischia di minacciare la statale 131), in provincia di Oristano e nel Nuorese, vicino Fonni. L'allerta rimane a causa delle alte temperature e dell'annunciato arrivo del vento di maestrale, anche se non di forte intensità. Nel frattempo sono giunti nell'isola due canadair provenienti dalla Corsica che rinforzano lo schieramento della protezione civile.Marche. Primi incendi boschivi di questa stagione estiva nelle Marche. Stamattina hanno preso fuoco, per cause ancora da stabilire, due aree coperte da boscaglia e sterpaglie nei comuni di Monmbaroccio, in provincia di Pesaro, e di Ripratransone, in provincia di Ascoli e a pochi chilometri dal mare. Mentre il primo incendio è sotto controllo, e dopo gli interventi di vigili del fuoco e protezione civile si è già entrati nella fase di bonifica del terreno, il secondo non solo è più vasto -tre ettari interessati dalle fiamme lungo la strada provinciale per Grottammare- ma difficile da spegnere. L'incendio si è sviluppato in un canalone naturale e anche per i due aerei della Protezione civile nazionale che già si trovano sul posto per arginare le fiamme, le operazioni risultano difficili. L'intervento di spegnimento dall'alto, sempre a Ripratransone, è reso complesso per il mare mosso che rende difficile caricare l'acqua. Numerose squadre sono al lavoro sul terreno per cercare di fermare le fiamme.Corsica. La Corsica del Sud continua a bruciare tra le fiamme. Tre immensi incendi si sono sviluppati da ieri nell'isola e uno solo, quello vicino alla valle di Ortolo, è stato stamane bloccato. Le fiamme hanno già distrutto 3.600 ettari di foresta e cinque vigili del fuoco sono rimasti feriti. La propagazione più inquietante e quella di Peri, vicino ad Ajaccio dove il fuoco si continua adespandere costringendo i pompieri al soccorso "casa per casa". L'autostrada da Bastia ad Ajaccio è stata al momento interrotta. Devastata anche la zona di Sartane nella valle d'Ortolo dove sono andati distrutti circa 2600 ettari. Si sospetta la natura dolosa degli incidenti nell'isola dove sono al lavoro tredici aerei di cui sette Canadair. I 350 pompieri e 180 militari in loco saranno in giornata rafforzati da altri 200 uomini inviati dalla Francia contientale.Spagna. Continua a bruciare anche la Spagna dove dall'inizio della settimana sono andati a fuoco circa 15mila ettari di foresta soprattutto nelle regioni di Aragona e della Catalogna, nel nord est del paese. Ieri in Aragona un altro pompiere di 50 anni è morto mentre era alla guida di un autopompa precipitata in un burrone. Si tratta dell'ottava vittima di questi giorni. Al Sud del paese il fuoco dalla Sierra Cabrera si è spinto fino in costringendo all'evacuazione le località di Torre e Alma. La regione di Aragona ha intanto chiesto aiuto a Francia e Portogallo.Grecia. Va a fuoro una zona nella penisola del Peloponneso e un'altra sull'isola di Evia,
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