La presentazione del Meeting di Rimini (Siciliani)
Gli scenari di guerre, carestie, povertà e migrazioni che caratterizzano la drammatica attualità non impediscono di rimettere al centro «le forze che cambiano la storia» e «che rendono l’uomo felice» .
Ci prova il Meeting edizione numero 39, che si terrà alla fiera di Rimini, dal 19 al 25 agosto. «Anche il Meeting si prepara a riflettere sui temi del cambiamento», ha detto la presidente Emilia Smurro.
La presentazione, ieri, a Palazzo Borromeo, sede dell’ambasciata italiana presso la Santa Sede. Ospite di riguardo Sua Beatitudine Louis-Raphaël I Sako, patriarca di Babilonia dei Caldei che nel concistoro di domani riceverà da papa Francesco la berretta cardinalizia. «È sempre la povera gente che paga il prezzo più alto della guerra», ha detto Sako. Ma «le esperienze religiose contrarie alla natura umana sono destinate a scomparire», dice del fondamentalismo.
Dalle tragedie in Siria e in Iraq, dove le persecuzioni hanno notevolmente ridotto la presenza dei cristiani, si può uscire con «una nuova forma di convivenza che tenga conto delle differenze. La maggioranza dei musulmani - assicura - è moderata e radicata nella preghiera. Questa è una grande sfida per i cristiani». La kermesse riminese come al solito arerà il terreno, sul tema prescelto, a 360 gradi.
Fra i temi cruciali, sul versante interno terranno banco la sanità e il lavoro (con la presenza, fra gli altri, di monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e responsabile Cei della pastorale sociale e del lavoro). Particolarmente ricco il programma legato ai 50 anni dal Sessantotto, coinvolgendo i protagonisti della contestazione, ma anche Pier Alberto Bertazzi, il medico che per primo alla Statale di Milano usò la dicitura Comunione e Liberazione in un volantino, per reagire al conformismo del tempo.
Cinquanta anni anche di Avvenire. Il mezzo secolo del quotidiano dei cattolici è un altro tema che sarà sviluppato con ospiti di eccezione nel corso della settimana. Innovazione, Europa, economia ed impresa, ma anche scienza. Fra i testimonial, ieri sera, anche il presidente dell’Agenzia spaziale italiana Roberto Battiston, che porterà al Meeting una mostra molto attesa sugli esopianeti, che ruotano intorno ad altre stelle. Uno scenario che «solo pochi decenni fa sembrava improponibile » . Il Meeting prova ad andare oltre il sistema solare, perché anche «la scienza ha bisogno del dialogo, e del confronto con altri linguaggi per aprire nuovi orizzonti».
Ma sarà nutrito anche il parterre di ospiti politici. Come al solito, però, più che ai leader il Meeting punterà agli interlocutori istituzionali, fra i nomi più importanti , il presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, l’ex premier Romano Prodi, il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi, il sottosegretario alla Presidenza Giancarlo Giorgetti, i presidenti di Regione Attilio Fontana e Giovanni Toti, e - infine - il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti.
Quasi un discorso programmatico, il suo ieri. Ha promesso «pragmatismo», «condivisione», e «rimessa al centro della persone». «Mai più riforme calate dall’alto. Servo regole chiare, ma non basta». Occorre ripartire dalle esperienze concrete. E ha promesso «più presenza nel territorio». © RIPRODUZIONE RISERVATA L’appuntamento