Dalle quattro di oggi 80 carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Roma (Noe), coordinati dal colonnello Ultimò, stanno eseguendo 13 ordinanze di custodia cautelare nel centro e sud Italia, emesse dalla Procura delle Repubblica di Velletri, in provincia di Roma, per associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, falso, truffa, accesso abusivo a sistemi informatici e favoreggiamento personale. Nell'inchiesta sono coinvolti amministratori di società di rifiuti e combustibile derivato da rifiuti (Cdr) nel Lazio, in Campania e in Puglia: indagate 25 persone. Le indagini, hanno riguardato la verifica della qualità e consistenza del cdr immesso quotidianamente nei cicli gestionali degli impianti di termovalorizzazione di Colleferro, in provincia di Roma, dove venivano conferiti i rifiuti provenienti principalmente dalle regioni Lazio e Campania.Le articolate indagini del Noe di Roma, diretto dal capitano Pietro Rajola Pescarini, hanno permesso di raccogliere elementi di responsabilià a carico dei soggetti che conseguivano ingiusti profitti, rappresentati dai maggiori ricavi e dalle minori spese di gestione dei rifiuti che venivano prodotti e commercializzati come cdr pur non avendone le caratteristiche, qualificabili, in gran parte invece, come rifiuti speciali anche pericolosi e quindi non utilizzabili nei forni dei termovalorizzatori per il recupero energetico.