Quattro agenti del reparto mobile della polizia ed un funzionario della Digos sono stati colpiti da pietre ed oggetti contundenti lanciati dai manifestanti a Taverna del Re. Funzionario e agenti si sono recati in ospedale, dove i medici li stanno medicando. Due manifestanti sono rimasti contusi durante la carica della polizia per aprire un varco ai camion carichi di rifiuti.Nonostante i nuovi incidenti sono 27, fino alle 14.30 i camion che hanno sversato nel sito di stoccaggio, secondo i dati resi noti dalle forze dell' ordine.Mentre tornano le tensioni anche a Terzigno dove, dopo la bonifica eseguita nella discarica Sari, gli autocompattatori sono tornati a scaricare rifiuti provenienti dall'area vesuviana. Ventisette camion hanno sversato rifiuti nella discarica di Terzigno. Ma, nella notte un gruppo di persone ha dato alle fiamme un autocompattatore.La Protezione civile abbandona le competenze sull’emergenza rifiuti in Campania e lascia la gestione totale del flusso dei rifiuti agli enti locali. L’annuncio anzi il passaggio di consegne ieri sera in Prefettura a Napoli nel vertice con il sottosegretario Guido Bertolaso. La decisione di Bertolaso sarebbe stata dettata dall’impossibilità di far rispettare la sua tabella di marcia e dalla scelta del premier Berlusconi di non aprire più la seconda discarica nel parco del Vesuvio, quella di Cava Vitiello «indispensabile - secondo il sottosegretario - per risolvere l’emergenza». Sorpresa tra i sindaci, specialmente tra i primi cittadini del vesuviano che venerdì hanno sottoscritto l’intesa con il governo. Meravigliato e anche preoccupato Gennaro Langella, sindaco di Boscoreale, uno dei punti caldi della protesta antidiscariche: «Secondo l’accordo la gestione di cava Sari a Terzigno sarebbe stata di competenza della Protezione civile». Gli sversamenti a cava Sari, oggetto delle contestazioni delle settimane scorse e di questi giorni, riprenderanno domani sera. «Abbiamo bisogno di qualche giorno per poter arrivare a sversare la sola frazione secca - ha detto Langella. - Ci sono infatti ancora alcune tonnellate di rifiuti indifferenziati che giacciono in strada».Nel Vesuviano la tregua regge mentre l’epicentro della protesta contro le discariche si è spostato al lato opposto della periferia napoletana, a Giugliano, dove nell’alternanza di calma e violenza la tensione resta altissima. Ieri sera una fiaccolata ha illuminato la contestazione. In migliaia hanno preso parte ad un corteo nel centro storico della città per dire no alla riapertura del centro di stoccaggio di Taverna del Re, alla periferia di Giugliano. In strada sono scesi in tanti: studenti, professionisti, mamme, rappresentati della società civile e dell’associazionismo cattolico. Tutti per gridare la rabbia contro una decisione, quella del presidente della Provincia Luigi Cesaro, definita «assurda e scellerata». Cesaro ha disposto la riapertura per 30 giorni del sito, una vera "cittadella della monnezza", dove sono stipate oltre 6 milioni di tonnellate di spazzatura in balle. Ne dovrebbe accogliere altre 10mila, tutte raccolte a Napoli: una decisione ritenuta inaccettabile. Ieri gli scontri tra manifestanti e forze antisommossa davanti al sito di Taverna del Re sono stati feroci, con scontri e feriti. Come a Terzigno giorni fa basta la sagoma di un autocompattatore che spunta dalla strada per allertare la folla, spingerla contro i camion, tentare di bloccarne il cammino verso la discarica. Stesi a terra, le mani alzate i manifestanti bloccano la strada. Lucia De Cicco, la pasionaria che già due anni fa si diede fuoco in un’analoga protesta contro lo sversamento della spazzatura, ha messo la sua auto di traverso lungo la strada. La vettura è stata spostata di peso da alcuni uomini delle forze dell’ordine. La polizia libera la strada con la forza. Solo così i camion di spazzatura riescono a raggiungere Taverna del Re e a scaricare. Mentre in provincia il livello della spazzatura aumenta a Napoli ieri si è registrata una raccolta record: 1.630 tonnellate secondo quanto riferito dall’assessore comunale all’ambiente Paolo Giacomelli. «Il risultato di oggi - ha commentato - è la dimostrazione che se ci è data la possibilità di conferire, siamo in grado di restituire in pochi giorni una condizione di decoro alla città». I rifiuti sono stati sversati nella discarica di Chiaiano, a Taverna del Re, nello Stir di Tufino.