venerdì 13 maggio 2011
Passano 97 minuti davanti alla televisione, oltre 2 ore con il cellulare in mano, circa un'ora navigando in rete e altri 77 minuti incontrando amici sui social network. E' il dato riferito ai ragazzi tra i 7 e i 18 anni emerso da una ricerca del Forum delle famiglie. Giovanardi, intervenuto al convegno: sì all'istituzione di una Giornata per la famiglia, ma senza oneri per lo Stato.
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Passano 97 minuti davanti alla televisione (il 32,6% la guarda anche per più di 3 ore), oltre due ore con il cellulare in mano mandando sms o telefonando, circa un'ora navigando in rete e altri 77 minuti incontrando amici sui social network. Il tutto nell'arco di una giornata. Complessivamente, i ragazzi italiani dai 7 ai 18 anni trascorrono ogni giorno 7 ore in "compagnia" dei  media. Ma, mentre solo un ragazzo su dieci guarda la tv da solo, circa la metà naviga senza il controllo di un genitore. È quanto rileva un'indagine sull'uso dei media da parte dei minori, condotta su un campione di 1.300 giovanissimi di 9 regioni e presentata oggi dal Forum delle associazioni familiari in occasione della Giornata internazionale della famiglia, nel corso di un convegno dal titolo "La famiglia esposta".Dai dati emerge che i nuovi media hanno soppiantato la maggior parte dei media tradizionali. Resiste solo la televisione, vista ogni giorno dal 97% del campione. La radio viene ascoltata dal 57% dei ragazzi ma per meno di un'ora al giorno (51,2%); al cinema ci va solo il 38% e solo il 30% leggefumetti. Il 70% legge libri durante il giorno, ma per meno di un'ora (57,5%). Per quanto riguarda i nuovi media, invece, il 79% naviga su internet ogni giorno, il 59% naviga sui social network, il 64% usa pod-cast. Tre ragazzi su 4 mandano sms e telefonano ogni giorno, 1 su 5 spende più di tre ore della suagiornata al cellulare. Il 68% videogioca: circa la metà afferma di farlo però per meno di un'ora al giorno. In generale i ragazzi passano più tempo con i nuovi media (in media 271 minuti al giorno) rispetto che davanti alla tv (97 minuti), leggendo libri, fumetti o andando al cinema (50 minuti).GIOVANARDI: SI' ALLA GIORNATA PER LA FAMIGLIA, MA SENZA ONERI PER LO STATOSì all'istituzione della Giornata nazionale della Famiglia in Italia, "purché non ci siano oneri per lo Stato". Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla Famiglia, Carlo Giovanardi, si dice favorevole all'istituzione della giornata nazionale che celebri la famiglia, in concomitanza con la giornata internazionale, il 15 maggio. L'importante, per Giovanardi - intervenuto al convegno "La famiglia esposta", promosso dal Forum delle associazioni familiari - è che non comporti ulteriori oneri per lo Stato "perché altrimenti incontrerebbe difficoltà di approvazione nelle Commissioni Bilancio di Camera e Senato".Prima firmataria di un ddl che la istituirebbe è Luisa Capitanio Santolini dell'Udc: "Questo ddl - ha spiegato Santolini - è condiviso da tutti i gruppi parlamentari a eccezione dell'Idv e non prevede oneri per lo Stato. Dovrebbe essere approvato direttamente in Commissione in sede legislativa".A margine del convegno, Giovanardi ha poi elencato le misure concrete necessarie alla tutela della famiglia: "Intanto - ha detto - occorre una battaglia culturale per garantire la dignità dei figli, che devono avere il diritto di nascere da un padre e da una madre e di non essere assemblati. E poi una famiglia deve avere il diritto di avere quello che la Costituzione ci chiede di darle: aiuti per la sua formazione, per la casa, il quoziente familiare, risparmi per le tariffe degli asili nido parametrati al numero dei figli, perché la famiglia è un capitale sociale per tutti, anche per chi figli non ne ha".
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