mercoledì 11 settembre 2013
​Un ragazzo egiziano è partito dalla Calabria diretto in Toscana viaggiando per 500 chilometri su mezzi di fortuna, e poi attaccandosi all'intercapedine di una bisarca carica di auto. Notato da un automobilista, è stato salvato quando oramai era allo stremo. Affidato a una famiglia, è scappato di nuovo.
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Se non avesse avuto del drammatico, la scena poteva sembrare quella di un film d'avventura: un ragazzo aggrappato a un tir in autostrada. Il giovane è partito dalla Calabria diretto in Toscana viaggiando per 500 chilometri su mezzi di fortuna, e infine incastrato sotto l'intercapedine esterna di una bisarca carica di auto. Il 15enne egiziano è stato salvato quando oramai era allo stremo delle forze dagli agenti della Sottosezione A1 della Polizia Stradale di Cassino che, allertati da un turista, hanno fermato il tir. Il guidatore di un camper aveva segnalato al 113 la presenza di una persona le cui gambe si notavano dalla parte posteriore di una bisarca, lì dove c'è il tubo di scappamento.
Dagli accertamenti della polstrada è emerso che il ragazzo si era imbarcato in Tunisia ed era sbarcato a Bari, poi con diversi mezzi era riuscito ad arrivare a Caianello. Qui, forse, approfittando del fatto che al casello la bisarca aveva rallentato, era riuscito a salire a bordo, percorrendo così poco più di tre chilometri.Il giovane ha raccontato di essere diretto a Nord, dove ci sarebbero dei suoi familiari. È stato rifocillato e affidato a una casa famiglia di Pontecorvo. Stamattina è scappato. Chissà dove lo ha chiamato e lo sta portando il suo viaggio, drammatico e avventuroso.
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