lunedì 21 dicembre 2015
​​Il rapporto sulla qualità della vita del Sole 24Ore premia la città dell'Expo che balza in seconda posizione. Italia divisa in due: lavoro e servizi penalizzano il Sud.
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​​Bolzano la provincia in cui si vive meglio, Reggio Calabria peggio. Milano balza in seconda posizione mentre Roma, al 16/o posto arretra di quattro posti in un anno nella classifica "Qualità della vita" del Sole 24 Ore pubblicata oggi. Giunta alla 26/a edizione, l'indagine mette a confronto la vivibilità delle province italiane rispetto a sei aree tematiche (Servizi/Ambiente/Salute, Popolazione, Ordine pubblico, Tempo libero, Tenore di vita, Affari e lavoro) per totali 36 indicatori. Quest'anno le province considerate sono salite da 107 a 110 (incluse Bat, Fermo e Monza Brianza). La provincia in vetta è Bolzano, posizione che detiene per la quinta volta, seguita da Milano e Trento in terza posizione. Nella parte bassa si trova una concentrazione di centri del Mezzogiorno, con Reggio Calabria sull'ultimo gradino, Vibo Valentia al penultimo e poco distante Messina (104/a).LA PRIMA E ULTIMA: I FATTORI PREMIANTI Bolzano ritorna al primato per la quinta volta in 26 anni (dopo 2012, 2010, 2001 e 1995). Molti i suoi punti di forza: nelle prime due macroaree Tenore di vita e Affari e lavoro eccelle ad esempio nel tasso di occupazione (71% contro una media del 56%), nella quota di crediti in sofferenza, nei consumi (2.660 euro per famiglia, 700 in più della media). All'estremità opposta, Reggio Calabria ha i piazzamenti peggiori nelle tre macroaree Tenore di vita, Affari e lavoro, Servizi Ambiente e Salute: alta è la quota degli impieghi a rischio (36%), basso il patrimonio familiare medio (193mila euro contro una media di 345mila), la quota di export sul Pil (meno del 2%), la dotazione di asili nido (coperto meno del 2% dell' utenza), pessimo il voto di Legambiente. IL CASO MILANO, LA TOP TEN, NORD E SUD Milano (era 8/a nel 2014) ha guadagnato il secondo posto grazie agli indicatori del benessere (pensioni, Pil), dei servizi e delle opportunità di svago, mentre meno bene va sul fronte della sicurezza (trend che comunque coinvolge tutti i centri più grandi o ad alta attrazione economica o turistica). La Top Ten è occupata dai centri del Nord e del Centro (con l'aggiunta di Olbia-Tempio), di piccole o medie dimensioni (salvo appunto il caso di Milano e, in parte, di Firenze), spesso situate lungo l'arco alpino (come Bolzano, Trento, Sondrio, Cuneo, Aosta). Nella parte finale si concentrano invece le province del Mezzogiorno, restituendoci l'immancabile fotografia di un'Italia tagliata in due. La mappa della Qualità della vita 2015 è online su: www.ilsole24ore.com/qvita2015.

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