lunedì 3 ottobre 2011
​I difensori di Berlusconi hanno chiesto la sospensione del processo in cui il premer è accusato di concussione e prostituzione minorile in attesa che la Consulta si esprima sul conflitto di attribuzione dei poteri sollevato dalla Camera sul caso Ruby. Il procuratoer Boccassini: richiesta infondata.
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I difensori del premier Silvio Berlusconi hanno chiesto la sospensione del processo in cui il loro assistito è accusato di concussione e prostituzione minorile in attesa che la Consulta si esprima sul conflitto di attribuzione dei poteri sollevato dalla Camera sul caso Ruby. I legali del premier hanno annunciato che se il tribunale deciderà di non sospendere il dibattimento solleveranno una questione di illegittimità costituzionale "qualora non si preveda l'obbligatorietà della sospensione".
Il procuratore aggiunto Ilda Boccassini ha replicato che la questione è infondata perché due principi "quali la presunzione di non colpevolezza e la ragionevole durata del processo" non devono soccombere "rispetto a una opportunità politica che è argomento che non può essere sfiorato in un'aula di tribunale". Il collegio della quarta sezione penale si è ritirato in camera di consiglio per decidere.Il pm Ilda Boccassini  si è opposta alla richiesta di sospendere il processo Ruby che si celebra con rito immediato nei confronti di Silvio Berlusconi fino alla decisione della Corte costituzionale sul conflitto di attribuzioni sollevato dalla Camera. Secondo il pm Ilda Boccassini, una dei magistrati milanesi che ha iscritto il premier nel registro degli indagati per i reati di concussione e prostituzione minorile, la richiesta della difesa di Berlusconi è infondata soprattutto per due principi costituzionali: quello della presunzione di non colpevolezza e quello della ragionevole durata del processo, che secondo il pm Boccassini non devono soccombere "rispetto all'opportunità politica, un argomento che non può essere trattato in un'aula di giustizia".
 
La Boccassini ha anche ricordato che, oltre al caso di Abu Omar, ci sono altri processi dove, in presenza di richieste simili a quelle avanzate oggi dai legali di Berlusconi, il processo non è stato sospeso. L'ultima parola tocca al trio di giudici tutto femminile della quarta sezione penale del tribunale di Milano: il collegio presieduto da Giulia Turri si è ritirato in camera di consiglio per decidere.
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