sabato 13 giugno 2009
Condanne fino a 15 anni di reclusione. Cento mila euro assegnati a Ichino un milione alla Presidenza del Consiglio.
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Si è concluso con 14 condanne e 3 assoluzioni il processo di primo grado in Corte d'Assise a Milano contro i presunti appartenenti alle nuove Brigate Rosse. Le condanne variano, a vario titolo, dai 15 anni ai 10 giornidi reclusione. Proteste e cori in aula per la sentenza che ha sostanzialmente confermato, anche se con pene più lievi, l'impianto accusatorio del Pm Ilda Boccassini.Alcuni degli imputati condannati sono stati condannati anche a risarcire 100 mila euro al giuslavorista Pietro Ichino, contro il quale era stato programmato secondo l'accusa un attentato, e 1 milione allaPresidenza del Consiglio. LA CONDANNE - Queste le condanne emesse dai giudici della I corte di assise di Milano a carico dei presunti componenti del Partito comunista politico-militare, le cosiddette Nuove Br.    A 15 anni sono stati condannati Davide Bortolato e Claudio Latino; a 13 anni e 10 mesi Vincenzo Sisi; a 11 anni e un mese è stato condannato Bruno Ghirardi; a 11 anni e 4 mesi Alfredo Davanzo; a 10 anni e 11 mesi Massimiliano Toschi; a 8 anni e 3 mesi Massimiliano Gaeta; a 7 anni di reclusione Salvatore Scivoli; a 3 anni e 8 mesi Andrea Scantamburlo; a 3 anni e 6 mesi Amarilli Caprio, l'unica donna imputata, Alfredo Mazzamauro, Federico Salotto e Davide Rotondi. A dieci giorni di arresto Giampietro Simonetto. Assolti, invece, Michele Magon, Alessandro Toschi e Andrea Tonello.
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