domenica 29 gennaio 2017
L'arcivescovo di Torino: «Tante lettere stanno arrivando, risponderà il settimanale diocesano».
Prete si scusa con i gay. «Messaggio di accoglienza»
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«So che tanti pensano che la prima parola da dire sia scusa. Scusa per le disattenzioni, scusa per la freddezza, scusa per le dimenticanze, scusa per tante cose. Ma vi dico anche, in sincerità, che questo dovrebbe farlo qualcuno più importante di me. Io, invece, vi dico grazie». Sono state notate da molti le parole di don Gian Luca Carrega, l’incaricato dell’Arcivescovo per l’accompagnamento delle persone omosessuali credenti dell’arcidiocesi di Torino. Le ha pronunciate durante l’omelia del funerale di Franco Perrello, l’83enne che l’anno scorso si era unito civilmente a Gianni Reinetti, di un anno più giovane. Era stata la prima unione civile di Torino, ufficializzata lo scorso agosto dopo 52 anni di vita insieme.

Durante la celebrazione del funerale, don Gian Luca ha poi aggiunto: «Voi, Franco e Gianni, con la vostra tenacia, con il vostro esempio, ci avete permesso di pensare una Chiesa più bella, più grande, più accogliente. Una Chiesa che non lascia indietro nessuno. Una testimonianza, la loro, che continua ancora oggi. Una Chiesa fredda rischia di allontanarci da Cristo. Ma il vero cristiano è ostinato e non smette di bussare alla porta di Dio, perché è convinto della misericordia del Signore. E voi siete stati ostinati».

Dopo il clamore mediatico seguito al discorso pronunciato al funerale, don Carrega invita a inserire le sue parole nel corretto contesto evitando polemiche: «Il mio era un messaggio pastorale per ricordare che la Chiesa non si preoccupa solo di chi è all'interno del recinto, ma anche di chi è fuori. Il Buon Pastore va a cercare la pecora smarrita anche quando è lontana». Insomma, davanti a un’assemblea ampia ed eterogenea, il messaggio parlava di accoglienza: «Ovviamente non significa rimettere in discussione il Magistero o fare battaglie in un contesto liturgico».

L'arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia ha commentato che «stanno arrivando tante lettere al nostro giornale diocesano. Le esamineremo, avranno una risposta nel prossimo numero». Il settimanale diocesano “La Voce e il Tempo” è in uscita giovedì 2 febbraio.

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