lunedì 20 aprile 2009
Sono provati dai giorni trascorsi in mare i 140 naufraghi che si trovavano sul mercantile. Saranno trasferiti a Caltanissetta. Scontro tra Roma e La Valletta. Il ministro maltese: «Disguido tra paesi amici». Maroni: intervenga l'Unione europea.
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È stato completato a Porto Empedocle lo sbarco dei migranti accolti sul cargo turco Pinar, che giovedì ha salvato 140 persone su due barconi in balia del mare nel Canale di Sicilia e poi diventato oggetto di una contesa diplomatica tra Italia e Malta. Un gruppo di extracomunitari, circa una ventina, sono giunti su un guardacoste della Guardia di finanza. Altri 90 sono arrivati successivamente a bordo della nave Danaide della Marina militare. I restanti 20 erano già stati portanti domenica a Lampedusa, dove è stato sbarcato anche il cadavere della donna morta durante la traversata.Ad annunciare che i migranti sarebbero stati accolti in Italia è stata ieri sera la Farnesina, precisando che il ministro dell'Interno Roberto Maroni e quello degli Esteri Franco Frattini, in coordinamento con il presidente del Consiglio, "sono giunti alla determinazione di accogliere in Italia gli immigrati presenti nella nave, tenuto conto della perdurante indisponibilità del governo maltese, malgrado le sollecitazioni rivoltegli dal presidente della Commissione europea Barroso".La situazione si è sbloccata dopo che una seconda visita dei medici sul mercantile turco ha accertato che la situazione medico-sanitaria stava precipitando, come peraltro hanno testimoniato alcuni giornalisti di testate italiane che sono riusciti ieri pomeriggio a salire a bordo e hanno testimoniato delle sofferenze degli immigrati.L'Italia sostiene che la nave, che ha soccorso gli immigrati a poco più di 40 miglia al largo di Lampedusa, avrebbe dovuto sbarcare i clandestini a Malta, che è responsabile dei soccorsi nel Mediterraneo centrale.Malta ha ribadito invece che, secondo le convenzioni internazionali, gli immigrati dovevano essere portati nel posto sicuro più vicino, che è Lampedusa.
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