sabato 17 agosto 2024
Una polemica travolge subito il neo-governo della città, già nato in forte ritardo. Si dimette Marzano (Avs), indicata all'Ambiente: in passato aveva dato persino del pedofilo a Francesco
Carlotta Nonnis Marzano

Carlotta Nonnis Marzano - Ansa

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Carlotta Nonnis Marzano si è dimessa, dopo neppure 24 ore dalla nomina da parte del sindaco di Bari Vito Leccese, da assessora al Clima, alla Transizione ecologica e all'Ambiente. L’esponente ambientalista, che si era candidata alle comunali dello scorso maggio con “Europa Verde” raccogliendo appena 34 preferenze, è stata travolta dalle polemiche sulle sue dichiarazioni contenute in alcuni recenti post sui social, rivolte anche contro papa Francesco, etichettato come «anziano molesto». Subito è insorto il centrodestra, l'assessora ha avuto un confronto telefonico con il neo sindaco e ha annunciato la rinuncia al suo ruolo.

In particolare il 16 maggio Marzano aveva scritto che il governo «cerca di portare la morte ovunque, altro che pro vita»; il 31 maggio scorso si era scagliata contro papa Francesco, chiedendo se non fosse il momento di «congedare questo anziano molesto dalle cronache quotidiane e accompagnarlo ai giardinetti per dare il becchime ai passeri», per poi aggiungere «ah meglio di no, data la tradizione non vorrei rivolgesse la piuttosto le sue attenzioni ai bambini». Il 12 giugno scorso, ancora, aveva invece definito i partecipanti al G7 tenutosi proprio in Puglia come «inutili parassiti», aggiungendo che «fanno bene a proteggerli, perché in caso contrario ne tornerebbero a casa meno di quelli che sono arrivati».

Il sindaco Leccese ha quindi accolto le dimissioni della Nonnis Marzano, dichiarando: «Voglio innanzitutto chiarire che non condivido, nei toni e nei contenuti, i post cui le polemiche si riferiscono ma che, d’altra parte, si tratta pur sempre di libere manifestazioni del pensiero». Al suo posto è stata nominata Elda Perlino, già presidente della Consulta cittadina dell'Ambiente.

Prima dell'annuncio delle dimissioni, c'erano state diverse prese di posizione da parte degli esponenti di centrodestra. «Chiedo, insieme a tutto il centrodestra, che venga revocata questa nomina. Senza ulteriori indugi», aveva intimato Fabio Romito, candidato sindaco sconfitto al ballottaggio da Leccese. Questo non è peraltro l'unico caso che sta "tormentando" la neonata giunta comunale, espressione della coalizione progressista che va dal Pd a Si, passando per il M5s: anche tra i pentastellati baresi, infatti, ci sono mal di pancia e frizioni che potrebbero portare a conseguenze sulla composizione del Consiglio comunale.
A esternare tutta la sua delusione è il consigliere comunale Antonello Delle Fontane, il più votato tra i pentastellati e spesso indicato come papabile assessore. Invece la scelta è ricaduta su un "esterno", Raffaele Diomede, iscritto al M5s ma non candidato. «Alla fine di questa cavalcata - ha commentato su Facebook Delle Fontane - non sarò assessore, nonostante il sostegno che ho ricevuto. Voglio mettere in chiaro una cosa, non mi sono tirato indietro e desideravo riportare, dopo quasi 30 anni, un assessore nei quartieri dove sono nato e cresciuto; sarebbe stato l'onore più grande, ma il coordinamento del Movimento 5 Stelle ha deciso di depennarmi dalla rosa dei nomi proposta al sindaco Leccese».

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