I treni dell’alta velocità Milano-Bologna-Roma reggono la sfida del debutto nei primi due giorni di attività a pieno regime. A guastare la festa è arrivata però ieri (oltre a un incidente sulla Roma-Napoli che ha bloccato un treno veloce per due ore) la protesta dei pendolari lombardi: supportati dallo stesso presidente regionale Roberto Formigoni, accusano di Trenitalia di aver peggiorato il servizio locale con il nuovo orario invernale. La prima uscita del nuovo pendolino, dopo l’inaugurazione in pompa magna di sabato scorso, ripropone così con più evidenza di prima la doppia velocità dell’Italia ferroviaria, polarizzata tra la modernità di hi-tech e l’arretratezza dei servizi locali. Sulla nuova linea veloce tra Milano e la Capitale ieri più o meno tutto è filato liscio: Trenitalia ha segnalato in serata due soli treni in ritardo sensibile (20-25 minuti) mentre gli altri convogli sono arrivati in orario e diversi anche in lieve anticipo. I viaggiatori sono stati ieri 9-10mila mentre sull’intera rete della Av sono stati già venduti dal lancio 211mila biglietti. Un guasto ha rovinato il viaggio sulla Roma-Napoli (tratta già in funzione da un paio d’anni) ai passeggeri di un treno ad alta velocità partito da Termini alle 7 e 25. Il convoglio si è bloccato nei pressi della stazione di di Gricignano d’Aversa per la rottura del pantografo. E momenti di tensione ci sono stati quando alcuni viaggiatori hanno chiesto di scendere e raggiungere a piedi lo scalo per proseguire con altri mezzi ma il capotreno non lo ha permesso. Il treno è poi riuscito a raggiungere Napoli con circa due ore di ritardo. Adiconsum chiede alle Fs un «adeguato risarcimento» agli utenti.Ieri mattina intanto il malessere dei pendolari è tornato a esplodere proprio in Lombardia, la regione dove con la nuova linea veloce l’orario in vigore da ieri ha maggiormente rivoluzionato l’offerta di trasporto. A Treviglio un gruppo di passeggeri ha bloccato i binari protestando per la soppressione di una fermata. La stessa Regione è poi intervenuta (vedi articolo sotto) denunciando soppressioni e ritardi di treni, con casi di eccessivo sovraffollamento e accusando le Ferrovie di essere inadempienti rispetto al contratto di servizio stipulato nelle scorse settimane. «Le cose non hanno funzionato come avrebbero dovuto e come Rfi e Trenitalia si erano impegnati a far funzionare», è intervenuto il presidente lombardo Roberto Formigoni avvertendo che «Trenitalia deve subito rimediare alla situazione» creatasi. Dalla Regione non escludono altrimenti «iniziative clamorose».Trenitalia ha risposto parlando di «problemi limitati e contingenti» relativi a pochi convogli e non legati all’entrata di funzione dell’alta velocità. In particolare un treno Piacenza-Milano non è entrato in servizio come previsto perché rimasto privo di copertura finanziaria (le tratte locali sono a carico delle Regioni). Le Ferrovie sottolineano poi che in Lombardia è stato riprogrammato l’orario di ben 700 treni regionali su 1200, un’operazione complessa che «è fisiologico richieda qualche giorno di assestamento» e che «Trenitalia sta monitorando con attenzione».Altro problema denunciato da pendolari e associazioni dei consumatori riguarda invece il cambio di denominazione di alcuni treni da Intercity ad EurostarCity con l’arrivo dei nuovo orario. L’operazione è sensibile soprattutto sulla linea Milano-Venezia (dove, rilevano però le Ferrovie, ha coinciso con un accorciamento dei tempi di percorrenza) ma vengono segnalati casi anche in Liguria e nel Lazio. Il cambio di «qualifica» dei treni comporta aggravi di costo e per i pendolari con abbonamanto problemi di accessibilità. L’abbonato per i treni di categoria inferiore per salire su quel treno deve infatti pagare ogni volta un supplemento. Mentre se in possesso dell’abbonamento specifico per l’EurostarCity non potrà più utilizzzare i regionali se non (ma solo in alcune Regioni convenzionate) spendendo il 5% in più.Secondo il vicepresidente di Federconsumatori Sergio Veroli, con questa operazione Trenitalia «riduce la flessibilità e aumenta i prezzi in modo surrettizio» e di «rincari occulti» parla anche il Codacons. E sono sempre i consumatori ha parlare di tempi percorrenza aumentati su alcune tratte dell’Emilia-Romagna e sulla Firenze-Roma. Ci avevano assicurato che l’alta velocità avrebbe permesso di migliorare anche i servizi dei pendolari, afferma Veroli, mentre per ora i vantaggi sono limitati ai pochi passeggeri dei treni di lusso mentre il 90% degli utenti rischiano di subirne conseguenze negative.