Il rettore della Cattolica Anelli e il ministro dei Beni culturali Bonisoli
Un modello formativo di diplomazia della cultura efficace, primo nel panorama internazionale, che mette al centro l’identità europea attraverso il linguaggio universale dell’arte per aprire dialoghi geopolitici globali e riconciliare le popolazioni in situazioni di conflitto: è questo il cuore del master in Cultural Diplomacy, il primo corso di formazione post laurea di questo genere targato università Cattolica. Arrivano perciò dai quattro continenti gli studenti che hanno ricevuto ieri il Graduation day, nel corso di una cerimonia che si è svolta nella sede del Mibac. I diplomi del master, promosso dall'Alta scuola in media, comunicazione e spettacolo (Almed) della Cattolica, sono stati consegnati in presenza del ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli e del rettore dell'ateneo dell'università Cattolica Franco Anelli.
«La Diplomazia culturale sarà uno degli elementi sui quali investirò molto del mio lavoro durante la legislatura - il saluto del ministro dei Beni culturali Alberto Bonisoli - Quando ci occupiamo di Diplomazia culturale per l'Italia dobbiamo farlo al meglio: il resto del mondo ci guarda e ci considera ad alto livello. Quindi dobbiamo farlo in maniera sublime ed eccellente: il programma formativo al centro dell’evento di consegna dei diplomi ne è un esempio». Per il rettore dell'università Cattolica del Sacro Cuore Franco Anelli, la giornata è «il risultato di un'iniziativa nuova e innovativa. Decidere di investire tempo, impegno e passione in un nuovo progetto è segno di coraggio e fiducia. I nostri primi diplomati si sono misurati con un tema assai affascinante che chiama le Istituzioni formative ad impegnarsi nella dimensione culturale che diventa fondamentale poiché su di essa si gioca la possibilità di avere interscambi, relazioni, di entrare in contatto».