
Tanto spavento, alcuni locali invasi dal fumo e il trasferimento di gran parte dei pazienti per la mancanza di energia elettrica. Non si conoscono ancora le cause del corto circuito che la scorsa notte intorno alle 4 si è sviluppato all'interno dell'ospedale romano Villa San Pietro, per ora si sa che si è sviluppato un piccolo rogo per un problema elettrico al generatore del blocco operatorio che ha sprigionato molto fumo fino ai piani superiori della struttura. Corto circuito, spiega la Regione che ha attivato l'unità di crisi, che ha messo fuori uso impianto elettrico e generatori di emergenza.

Subito è scattato il piano per le emergenze che consentito il trasferimento immediato dei pazienti più gravi, una sessantina, verso altre strutture della Capitale come S.Andrea, al Gemelli, all'Isola Tiberina, alla clinica Santa Famiglia per tre gestanti e al Bambino Gesù i pazienti pediatrici. E via via fino a metà pomeriggio si è continuato a trasferire altre decine di pazienti, 120 in tutto, visto che attualmente è fuori uso l'intera colonna elettrica dell'ospedale e non si sa ancora quanto tempo ci vorrà per ripararlo. Nel frattempo la procura di Roma ha aperto un'inchiesta per capire le cause e gli eventuali responsabili dell'accaduto.
Secondo quanto si apprende, ad andare a fuoco all'ospedale San Pietro di Roma è stata la colonna dei generatori, che è il sistema di elettricità ausiliario, e il quadro elettrico principale. In questo modo in un solo colpo è stato messo ko tutto il sistema elettrico dell'ospedale sia quello principale che quello ausiliario. «Dopo il principio d'incendio di stanotte», l'ospedale San Pietro Fatebenefratelli di Roma «è in corso di evacuazione. Non c'è corrente elettrica e stasera, ultimata l'evacuazione, sarà chiuso e non agibile per l'utenza. Stimiamo che i tempi di ripristino non saranno brevi», spiega Giovanni Vrenna, direttore degli Affari generali della struttura. «Non ci sono state fiamme», spiega Vrenna, ma fumo «e bisognerà fare tutte le verifiche del caso».