sabato 5 dicembre 2009
Dopo 15 ore di seduta la corte ha letto la sentenza per l'uccisione della studentessa inglese del 2007: 25 all'italiano, un anno in più alla ragazza americana per aver calunniato il barista Lumumba. Lei scoppia a piangere in aula.
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Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono stati condannati rispettivamente a 26 e 25 anni di carcere per l'omicidio di Meredith Kercher. La sentenza della Corte d'Assise di Perugia è arrivata poco dopo mezzanotte. Amanda è scoppiata in lacrime dicendo «no, no», Raffaele è rimasto impassibile. La Knox ha preso un anno in più per aver calunniato il barista ivoriano Patrick Lumumba. I giudici hanno ridotto la pena rispetto alla richiesta di ergastolo formulata dall'accusa per i due imputati, concedendo loro le attenuanti generiche.I genitori dei due ragazzi hanno ribadito la loro innocenza e hanno annunciato che faranno appello.: «Combatteremo fino all'ultimo, non è finita qua». Cassandra, la compagna di Curt Knox, il padre di Amanda, parla dopo la lettura del verdetto andato in onda in diretta sulle tv All News americane. Invece, Mara, la compagna del padre di Sollecito, ha detto tra le lacrime, riferendosi ai giudici, «non hanno fatto fino in fondo il loro dovere. Dovevano assolverlo, Raffaele è innocente». La donna, quando Raffaele è stato portato via dall'aula ha urlato «forza Raffaele» prima di scoppiare in un pianto a dirotto. Visibilmente contrariati anche gli avvocati delle due difese, con Luciano Ghirga, che ha difeso Amanda, abbracciato alla giovane di Seattle prima che gli agenti della polizia penitenziaria la portasse via.
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