Verso le elezioni. Il lavoro è la priorità pr gli italiani (Ansa)
In cima alle priorità degli elettori italiani in vista del voto del 4 marzo c'è il lavoro, con la richiesta di politiche di contrasto a disoccupazione e precariato, mentre hanno minore peso il taglio delle tasse, l'immigrazione o l'uscita dall'euro. Lo dicono i risultati di un sondaggio diffusi oggi dal centro studi Nomisma, secondo cui c'è "un distacco evidente tra le attese degli italiani e i programmi politici".
Con "massima priorità" gli elettori chiedono politiche di contrasto alla disoccupazione (16,5%), riduzione del precariato (7,4%).
"L'aumento del tasso di occupazione (dal 57,2% del 2016 al 57,9% del 2017) e la contestuale diminuzione del tasso di disoccupazione (-0,4 punti percentuali) registrati nell'ultimo anno sono segnali ancora troppo deboli per trasmettere l'idea di un mercato del lavoro in ripresa e soprattutto stabile (la disoccupazione rimane comunque alta - 11,2%, soprattutto tra i giovani 15-24 anni - 34,8% nel 2017)", osserva Nomisma.
In genere, oltre un quinto degli elettori chiede incentivi per favorire le assunzioni a tempo indeterminato.
Gli interventi per aumentare il potere d'acquisto delle famiglie sono poi una priorità assoluta per il 6,6% degli italiani, al pari dell'azione contro l'evasione fiscale (6,5%) e di riduzione del cuneo fiscale (4,3%).
La flat tax, cavallo di battaglia di Silvio Berlusconi e del centrodestra, è ritenuta un'urgenza solo per il 3,7% del campione, la stessa percentuale relativa al controllo dei flussi d'immigrazione.
L'uscita dall'euro (sostenuta dalla Lega, sia pure a certe condizioni) è considerata una necessità urgente per 2,9% degli intervistati. Il reddito minimo di cittadinanza, pilastro in particolare del M5s, è al 2,4%.
Il contrasto all'illegalità e alla microcriminalità al 2%, cui si somma l'1,5% che considera una priorità la lotta alla criminalità organizzata.