E' stata una notte di violenze al cantiere della Tav di Chiomonte. Sono volati pietre, razzi e petardi, con feriti tra le forze dell'ordine e tra gli attivisti, di cui uno è stato ricoverato all'ospedale di Susa per ferite al capo, nove fermati. I No Tav non sono comunque riusciti a entrare nell'area dei lavori e sono stati respinti con idranti e lacrimogeni.Il blitz, a cui hanno assistito i pm Andrea Padalino e Antonio Rinaudo a fianco delle forze di polizia, è cominciato a mezzanotte ed è durato oltre un'ora e mezza. Chiusa l'autostrada da Chianocco a Salbertrand, in entrambe le direzioni per oltre due ore. Il cantiere è stato preso di mira da circa 250 attivisti. Duecento di loro, riferisce la questura di Torino, divisi in sei-sette gruppi sono usciti dalla boscaglia con il volto coperto e hanno attaccato le reti mentre sull'autostrada un'altra cinquantina di persone ha incendiato copertoni all'imbocco della galleria Giaglione, accumulato masserizie per impedire l'apertura del varco autostradale di servizio e avviato un fitto lancio di pietre.Sette poliziotti, altrettanti carabinieri e un militare dell'esercito sono rimasti feriti seppure in modo non grave. La reazione delle forze dell'ordine è stata decisa e nelle cariche che sono seguite almeno una decina di manifestanti, che si sono dispersi nel bosco, è stata ferita. Nove i fermati.Il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha commentato così: "Lo Stato non si ferma e non consente alcuna forma di intimidazione. Lo Stato non si ferma neanche di fronte ad attacchi di pura guerriglia come quelli avvenuti questa notte al cantiere Tav di Chiomonte".
La Digos: «Stranieri infiltrati»"Queste persone - ha detto il dirigente Digos Giuseppe Petronzi - non si presentano per manifestare un'idea. Arrivano travisate e attrezzate per commettere atti criminali". A muovere verso il cantiere, la scorsa notte, sono stati 350 dimostranti, di cui almeno 200 a volto coperto. Il dirigente, nel riassumere l'evoluzione del fenomeno, ha parlato di un "crescendo di violenza" che si sta sviluppando ormai da diversi mesi e che, tra l'altro, sta attirando numerosi stranieri (da Grecia, Turchia, Francia, Svizzera, Austria) i quali, benchè appartenenti ad ideologie e movimenti diversi, sono "ben disposti a dare una mano quando è il momento di confliggere". "E noi - ha concluso - a fronte di questo crescendo stiamo modulando la nostra strategia operativa".