giovedì 8 dicembre 2011
Contestatori incappucciati lanciano sassi. La polizia usa lacrimogeni e idranti. Feriti tra i manifestanti. Centinaia di persone partite da Susa si fermano sull'autostrada. Manifestazioni anche da Giaglione e Chiomonte. Assedio al cantiere.
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In valle di Susa raduno dei No Tav con tre cortei organizzati nel sesto anniversario degli scontri di Venaus. Centinaia di manifestanti No Tav stanno occupando la A32 Torino-Bardonecchia all'altezza dello svincolo di Susa. Una decina di No Tav è riuscita a portarsi a ridosso di una delle recinzioni esterne che delimitano l'area del cantiere per la costruzione della ferrovia Torino-Lione.
Altri No Tav, che si sono portati a ridosso delle barriere che chiudono l'accesso al cantiere Tav nella zona della centrale elettrica di Chiomonte, sono stati allontanati dalle forze dell'ordine con getti d'acqua
Sull'autostrada volteggia un elicottero dei carabinieri, mentre a poche centinaia di metri dai manifestanti sono ferme due furgoni dell'Arma.
Alcuni lacrimogeni sono stati lanciati dal tratto del viadotto dell'autostrada del Frejus verso i dimostranti No Tav che, nel fondovalle, volevano ripetere un tentativo di sfondamento del blocco delle forze dell'ordine e raggiungere le recinzioni dell'area del cantiere dell'alta velocità. Il primo tentativo dei No Tav era già stato respinto. Fra i dimostranti ce n'erano alcuni provvisti di maschere antigas e cesoie.
Secondo i dati della Questura di Torino, al corteo partito da Susa ci sono circa mille persone. Sempre secondo la Questura, 500 sono i manifestanti che partecipano al corteo partito da Giaglione e 200 a quello di Chiomonte. Secondo il movimento sono invece almeno duemila i No Tav che prendono parte al corteo partito da Giaglione. Sempre a Giaglione è arrivato il leader del Prc, Paolo Ferrero. A Susa nelle prime file ci sono famiglie con bambini, alcuni dei quali su passeggini.
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