Al via questa mattina la seconda ed ultima giornata del G8 Interno e Giustizia, che si concentrerà oggi sui temi della sicurezza urbana e del terrorismo, mentre si attendono a Roma migliaia di persone alla manifestazione indetta dalla rete no-G8.Tra ingenti misure di sicurezza, nella giornata di ieri si sono registrate solo un paio di incursioni di una cinquantina di disobbedienti, con dieci fermi da parte delle forze dell'ordine. Tutto tranquillo nell'area del vertice - che si tiene in una scuola di polizia a pochi metri dal Tevere - preclusa al traffico e presidiata da numerosi agenti e carabinieri fra i circa 5.800 impegnati per l'occasione in tutta la città.Oggi, secondo gli organizzatori, saranno circa 10.000 le persone che parteciperanno al corteo contro il razzismo che sfilerà dalle 15 nel centro della capitale, attraversando alcuni quartieri storicamente multietnici fino a Piazza Navona. Dei black bloc, almeno fino a ieri, nessuna traccia, mentre fonti del Viminale ribadiscono cauto ottimismo per quel che riguarda ordine e sicurezza alla manifestazione di questo pomeriggio.Intanto, tra le mura del summit, i 16 ministri partecipanti - presieduti dai ministri della Giustizia Angelino Alfano e dell'Interno Roberto Maroni - hanno raggiunto ieri un'intesa di massima su lotta alla criminalità mafiosa, pirateria marittima e pedopornografia online. Sul fronte dell'immigrazione, l'Italia ha incassato la disponibilità dell'Ue a sostenere il governo - recentemente criticato per la politica dei respingimenti in Libia - nel contrasto all'immigrazione clandestina, un tema che sarà approfondito al prossimo Consiglio europeo di Lussemburgo.Stamattina, le delegazioni - che vedono la presenza tra gli altri la presenza del numero uno della Giustizia Usa Eric Holder, del ministro della Giustizia francese Rachida Dati, del direttore dell'Interpol Ronald Noble e di Antonio Maria Costa, capo dell'Ufficio della Nazioni Unite su drogra e crimine (Unodc) - parleranno di sicurezza urbana e soprattutto di lotta al terrorismo. Verranno analizzate la minaccia terroristica, la conseguente risposta degli Stati e le prospettive della cooperazione internazionale con particolare riguardo alle strategie di lotta alla radicalizzazione e al reclutamento. Tutti temi destinati a confluire nella dichiarazione finale, la cui firma è attesa a metà giornata.