Sarebbero un numero compreso tra
15 e 20 i potenziali indagati nell'inchiesta per la morte della
piccola Nicole. La Procura di Catania vuole chiarire la
"complessa serie di concause" che hanno causato il decesso. "Dal
parto e dalle terapie effettuate nelle primissime fasi di vita
della bambina", ma anche "modalità di reazione delle strutture
centrali, a partire dal 118, nonché i tempi e le modalità di
utilizzo dell'autoambulanza e la adeguatezza del personale del
mezzo rispetto all'emergenza che si prospettava". La Procura di Catania ha effettuato "le valutazioni necessarie" e domani si conoscerà "il numero degli indagati". Da una "prima valutazione" la morte di
Nicole può essere "dipesa da una complessa serie di concause,
sin dal momento del parto e delle terapie effettuate nelle
primissime fasi di vita". Di certo saranno iscritti i 4
medici della clinica, il direttore sanitario, l'anestesista, il
pediatra e il ginecologo e poi i 5 primari e gli altrettanti
medici di guardia delle strutture Utin (Unità terapia
intensiva neonatale). All'inizio della prosisma settimana è
prevista l'autopsia sulla neonata. Gli ospedali coinvolti sono
quello di Siracusa e a Catania il Cannizzaro, il nuovo
Garibaldi, il Policlinico e Il Santo Bambino. I magistrati
stano adesso valutando la posizione degli infermieri e del
medico del 118 che la sera tra giovedì e venerdì assegnarono
l'unico posto libero di rianimazione all'ospedale Paternò
Arezzo di Ragusa. Ha lasciato la casa di cura Gibiino
di Catania Tania Laura Egitto, la mamma della piccola Nicole. La signora affiancata da alcuni parenti ha lasciato
la casa di cura su una auto di colore bianco e per lei ha
parlato il padre Franco: "Siamo stanchi, non assalitela, vi
prego. Lasciateci in pace"
Invece a Napoli è stata disposta l'autopsia sul corpo della bimba di 8 mesi morta dopo essere stata dimessa
dall'ospedale pediatrico Santobono dove era stata curata per
problemi respiratori. L'ospedale ha avviato un'indagine interna.