Sebbene non sia mai stato effettuato un serio censimento del ghetto, si stima che i residenti siano almeno 1,500 durante la stagione della raccolta. Mentre negli anni passati c’erano soprattutto africani originari del Burkina Faso, ora sono i maliani ad essere i più numerosi, seguiti da camerunesi, ghanesi, senegalesi, nigeriani, e altri Paesi dell’Africa centrale e occidentale. I togolesi sono molto pochi. La maggioranza degli abitanti del ghetto sono braccianti, ma sempre più africani che hanno già lavoro altrove vengono semplicemente per vivere qualche giorno nella cosiddetta “Africa della Puglia”.All’interno del ghetto si sono formati negozi, modesti ristoranti, una moschea e una radio. Alcune stanze riescono a contenere più di 40 persone. Sebbene siano state costruite delle docce, i campi attorno vengono continuamente utilizzati per urinare e defecare. La regione Puglia, invece, invia ogni mattina un camion dell’acqua. Sono inoltre presenti diverse associazioni umanitarie e politiche che lavorano al ghetto soprattutto durante il giorno.