La spiaggia di Steccato di Cutro - Reuters
I corpi di due bambini e di un adulto sono riemersi oggi dalle acque davanti a Steccato di Cutro e sono stati portato a terra. Con loro, le vittime del terribile naufragio di domenica 26 febbraio sono arrivate a quota 76, compresi 21 fra neonati e bambini con meno di 12 anni d'età.
Si rinnova così il dolore di ieri, quando il corpicino di un bimbo è stato restituito dal mare e deposto sulla spiaggia. Un bambino di 4 o 5 anni. Per la traversata in mare aperto, i genitori lo avevano abbigliato con una tutina nera con un pupazzetto sul petto. Ora il suo corpo è in attesa del trasferimento alla camera ardente per il tentativo di riconoscimento. Su 180 occupanti del barcone, 81 si sono salvati e una trentina potrebbero essere ancora dispersi.
Salme verso Kabul con voli privati. Fuori dal PalaMilone, sono scese d’intensità le proteste dei familiari delle vittime. «C’è stata la piena adesione alle richieste dei parenti, le questioni burocratiche inerenti ai trasferimenti delle salme sono state tutte risolte», dicono due funzionarie del Viminale, che da giorni sono impegnate per risolvere i nodi delle pratiche. I familiari avevano attuato un sit-in a oltranza contro il trasferimento (deciso senza il loro consenso) dei feretri nel cimitero islamico di Borgo Panigale (Bologna). «Ma con l’arrivo delle funzionarie del Ministero dell’Interno ci siamo sentiti rassicurati - considera Alauddin Mohibzada, 23enne afghano che ha perso la zia, Munika, 35 anni e due cuginette di 12 e 8 anni, mentre un cugino 15enne è disperso. Al momento, dicono le funzionarie, è impossibile far arrivare le salme con un volo di Stato fino a Kabul. Ma si proverà con voli privati: «Le salme verranno portate in auto fino in Germania e poi in Turchia, per raggiungere Kabul con un volo privato e il viaggio sarà a carico dello Stato».
Un esposto alla procura di Catanzaro. Sul fronte delle indagini, resta senza indagati e senza ipotesi di reato il fascicolo aperto dalla Procura di Crotone per accertare le procedure adottate da Guardia di Finanza e Guardia costiera, dopo la segnalazione di Frontex, fra le 23.03 di sabato 25 febbraio e le 4.10 di domenica 26, ora del naufragio. Mentre, nel filone d’inchiesta sui 4 presunti scafisti arrestati (fra cui un minorenne), è stato fissata per il 17 marzo la prima udienza dell'incidente probatorio del procedimento a carico del minorenne, accusato di omicidio e lesioni colpose e favoreggiamento di immigrazione clandestina. Davanti al gip del Tribunale dei minori di Catanzaro. verranno messe a confronto le sue dichiarazioni con quelle dei superstiti. Per gli altri arrestati non c’è ancora una data certa.
Intanto - a quanto apprende Avvenire - il magistrato in quiescenza Rosario Russo, già sostituto procuratore generale della Cassazione, ha presentato un esposto, indirizzato «al procuratore della Repubblica di Catanzaro» Nicola Gratteri, in cui si chiede di dissipare i dubbi sulla condotta della catena di comando dei soccorsi, che vede al vertice i ministri dei Trasporti Salvini e dell’Interno Piantedosi, alla luce dell’articolo 96 della Carta e della legge costituzionale del 1989 (che regolano la competenza del tribunale dei ministri su reati compiuti durante l’esercizio delle funzioni ministeriali).
La manifestazione di oggi. Fervono i preparativi per la manifestazione nazionale indetta da un cartello di associazioni. Oggi sulla spiaggia di Steccato di Cutro, si ritroveranno sigle sindacali, ong, enti umanitari e cittadini per testimoniare solidarietà e impegno per le vittime, i familiari e i sopravvissuti e per chiedere un impegno concreto del governo e dell'Europa per la protezione dei migranti.
Sport in lutto, stop a messaggio Meloni. Lunedì le squadre di calcio di Crotone e Catanzaro giocheranno il derby di serie C col lutto al braccio. Ma già ieri, il ministro dello Sport Andrea Abodi ha invitato il Coni a prevedere nel weekend «un minuto di silenzio, riflessione e preghiera sui campi di gioco e di gara italiani, di tutte le discipline sportive», accompagnato dalla lettura di un messaggio «condiviso» da Abodi con la premier Giorgia Meloni, in cui - dopo aver detto che «l'Italia onora la memoria delle vittime» -, si afferma che «il governo rinnova il suo massimo impegno per contrastare la tratta di esseri umani, tutelare la dignità delle persone e salvare vite umane». Il testo ha fatto adirare il Pd, con Mauro Berruto, deputato e già Ct della nazionale di volley maschile: «Sono sbalordito. Lo sport italiano si presta a fare da ufficio stampa al Governo. Una indecorosa propaganda filo governativa». Alle 20.25 di ieri, è partito il contrordine del Coni: niente lettura del messaggio. Uno stop sul filo dei minuti, prima del calcio d’inizio, ma rivelatosi inefficace per Spezia-Inter e Cagliari-Ascoli, dove gli speaker l’hanno declamato.