Reuters
Sei persone migranti sono annegati e altre 30 sono disperse: è il bilancio provvisorio di un nuovo naufragio nel Mediterraneo, al largo delle coste tunisine.
Lo rendono noto le autorità tunisine e la Croce Rossa internazionale.
❗️Nuafragio al largo della Tunisia, un barcone partito ieri dalla Libia è affondato durante la traversata. I #migranti a bordo erano 70,al momento solo 34 i sopravvissuti,soccorsi dalle autorità tunisine.6 i cadaveri recuperati. I dispersi sarebbero 30, ma continuano le ricerche
Le persone migranti erano dirette verso l'Europa e la Guardia costiera tunisina ne ha soccorsi 34 dopo che l'imbarcazione, partita dalla Libia, si è rovesciata al largo delle coste tunisine, non lontano da Zarzis e dalla frontiera con la Libia, ha spiegato il portavoce del ministero della Difesa tunisino, Mohamed Zekri.
Secondo il racconto dei sopravvissuti, sulla barca c'erano 70 persone, tra cui egiziani, sudanesi e un marocchino alla partenza dalla Libia. Un'operazione di ricerca e soccorso, stando a quanto riportato dalle autorità tunisine, è tuttora in corso nel tentativo di recuperare i dispersi. Nel frattempo i sopravvissuti sono stati portati in un porto a Ben Guerdane, secondo il funzionario tunisino della Mezzaluna Rossa, Mongi Slim.
With 439 survivors on board, the #GeoBarents is still waiting for a place of safety to disembark.
Sempre nel Mediterraneo situazione di fatica anche a bordo della nave Geo Barents che non ha ancora ricevuto indicazioni per l'attracco in un porto sicuro. Attacchi di panico e un forte stress psicologico mettono a dura l'equipaggio di Medici senza frontiere: è peggiorata la situazione a bordo della Geo Barents, in attesa, ormai da otto giorni, di un porto sicuro per i 439 naufraghi soccorsi in sei diverse operazioni nel Mediterraneo centrale tra il 19 e il 21 gennaio. Tra loro tantissimi sono i minori, circa il 25 per cento, e nel 90 per cento dei casi hanno viaggiato da soli. Il naufrago più giovane ha appena due mesi di vita. "Il team medico - ha spiegato Riccardo Gatti, responsabile delle operazioni di soccorso della Geo Barents - sta cercando di fornire le prime cure e di mantenere i casi clinici stabili, ma la situazione è veramente difficile. Quello che stiamo vivendo a bordo è la difficoltà crescente a livello psicologico, ci sono casi limite".