Pilla a sinistra e Manzo a destra - .

«Non è più possibile rinviare. Serve ora un impegno largo per invertire la rotta. Serve ora un grande patto tra impresa-politica e società per fermare questo terribile e costante crollo delle nascite. Serve un opiano Marshall per le famiglie o l'Italia muore». Gigi De Palo rilancia la sfida e fissa una data ultima: 2033. «Abbiamo dieci anni per centrare quota 500 mila nuovi nati ogni anno. O si raggiunge o l’Italia muore». Salerno, pomeriggio di sabato. La sala del Museo Diocesano “San Matteo” è piena oltre ogni previsione. C’è attesa. C’è curiosità. E c’è una inattesa consapevolezza che l’emergenza demografica è la vera nuova grande emergenza che scuote l’Italia sempre più fanalino di coda nelle classifiche Ue. Maria Rosaria Pilla, la segretaria della Consulta Diocesana delle aggregazioni laicali è il motore dell’iniziativa. È lei che ha legato in una giornata di riflessione Sinodo e natalità. «È certamente come ci ha detto papa Francesco un tema su cui fare squadra. Una grande questione su cui impegnarci tutti liberandoci da casacche politiche e recinti ideologici», ripete Pilla.

La fondazione della Natalità sbarca a Salerno. Il presidente De Palo reduce dagli Stati generali in scena a Roma, l’11 e 12 maggio con papa Francesco e il premier Giorgia Meloni, riparte dalle città. La sfida è far crescere la consapevolezza anche nelle comunità. È non fermarsi a un confronto con impresa e governo ma coinvolgere società civile ed Enti locali. E proprio dalla regione Campania arriva il primo vero segnale di Francesco Picarone, consigliere del Pd che prima suggerisce di puntare con decisione su interventi per la maternità magari tagliando su reddito di cittadinanza o quota 102 e poi avverte: «Noi in Campania stiamo lavorando su un testo unico che riordini in una sola legge tutti gli interventi sulla famiglia e integri nuovi percorsi e misure su politiche sociali per minori, non autosufficienti e famiglie. Nonché su una fiscalità di vantaggio che premi le famiglie con figli in modo proporzionale al numero dei componenti».

De Palo, Presidente Fondazione per la natalità - .

«È una grande questione e i cattolici hanno il dovere – ripete De Palo – di giocare da protagonisti». In un videomessaggio l’Arcivescovo di Salerno Andrea Bellandi invita la comunità a dialogare sulle grandi questioni che interrogano la nostra società. A partire dall’emergenza demografica e dall’attenzione agli ultimi. Cattolici e comunità. Gli interventi si accavallano. Apprezzato e applaudito quello di Mario Rosario di Costanzo, già presidente diocesano dell’Azione Cattolico. Poi quello di Antonio Manzo. «L’Italia ha bisogno dei cattolici, i cattolici hanno bisogno dell’Italia», ripete l’ex direttore de il Mattino che insiste: «L'azione virtuosa e produttiva della fondazione per la natalità e certamente un modo non rituale e clericale di fa sentire i cattolici protagonisti in un tema davvero decisivo per le sorti della umanità. La sfida sarà unire le famiglie di oggi e di domani. Con una legislazione adeguata e con un sentimento comunitario che può offrire la chiesa Italiana».

Di Costanzo, ex Presidente Diocesano AC - .

Picarone, consigliere Pd Regione Campania - .