È morto dopo un incidente stradale perchè la sala operatoria dell'ospedale era chiusa e oggi il paese protesta. È successo a Mazzarino, in provincia di Caltanissetta, dove Filippo Li Gambi, 23 anni,giovedì scorso ha perso la vita dopo un incidente. Il ragazzo era stato portato all'ospedale "Santo Stefano", dove la sala operatoria è chiusa da mesi e i medici dunque non sono potuti intervenire. Filippo è stato portato allora al "Sant'Elia" di Caltanissetta, ma ha perso la vita subito dopo l'arrivo probabilmente per un'emorragia. Ieri si sono svolti i funerali e il padre del giovane ha iniziato la sua protesta incatenandosi all'ospedale. Nella notte si sono uniti a lui tanti concittadini che hanno manifestato fino ad occupare la strada 626 Caltanissetta-Gela e a chiudere oggi tutti i negozi.
La denuncia del sindaco. - «Ci sono due sale operatorie, ma mancano i chirurghi e quindi restano chiuse» ha denunciato, Vincenzo D’Asaro, sindaco di Mazzarino. «La chirurgia doveva essere funzionante almeno fino al 31 agosto, invece non funziona da tre mesi. Io mi riservo di presentare una denuncia alla procura per interruzione di pubblico servizio».
La Procura. Sulla morte di Filippo Li Gambi la procura a Procura di Gela ha aperto un fascicolo. L'assessorato regionale alla Sanità ha disposto un'ispezione al «Santo Stefano» di Mazzarino. Gli ispettori regionali dovranno verificare «se nel ricovero del giovane al pronto soccorso dell'ospedale sono state seguite tutte le corrette procedure e se il successivo trasferimento all'ospedale Sant'Elia di Caltanissetta è avvenuto con la tempestività che si rende necessaria nei casi, come quello in questione, di un politraumatizzato».
I funerali di Sara a Locri. Oggi alle 17 a Casignana si celebreranno i funerali di Sara Sarti, la bambina di cinque anni morta lunedì scorso nell'ospedale di Locri per cause in corso d'accertamento. Le esequie sono state fissate dopo che la salma della bambina, a conclusione dell'autopsia, è stata consegnata ai genitori. Il sindaco di Casignana, Pietro Armando Crinò in coincidenza con i funerali di Sara Sarti, il lutto cittadino.
Quattro morti sospette in un mese. Con la morte di Sara Sarti (avvenire, sono quattro le morti sospette avvenute in Calabria nel mese di agosto in tre ospedali e una clinica privata calabresi. Il 10 agosto scorso, nell'ospedale di Cetraro, sul Tirreno Cosentino, è morta una bambina di otto anni, di Belvedere Marittimo. La piccola, ricoverata dopo giorni di persistenti fenomeni di diarrea e vomito curati a casa, ha avuto un improvviso peggioramento che ne ha impedito il trasferimento in eliambulanza nel più attrezzato ospedale di Cosenza, così come era stato deciso dai medici.Ad Acri, sempre nel Cosentino, il 15 agosto è morto un uomo di 50 anni, Antonio Abbruzzese, ricoverato a causa di un forte dolore ad una gamba. In una clinica, Villa Elisa di Cinquefrondi, nel Reggino, infine, sempre il 15 agosto, è morta Chiarina Gambettola, di 44 anni, deceduta dopo avere partorito il quarto figlio. Sulle vicende, oltre alle inchieste aperte dalla magistratura, anche la Regione si è subito attivata nominando commissioni di inchiesta che hanno già preso alcuni provvedimenti. In particolare, nel caso del decesso di Chiarina Gambettola, sulla base delle risultanze della Commissione che ha evidenziato "anomalie" nella cartella clinica, l'Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria ha sospeso il contratto di ostetricia e ginecologia con la casa di cura.