sabato 19 giugno 2010
La scoperta è stata fatta dai tecnici dell'istituto zooprofilattico che hanno analizzato i campioni prelevati dai carabinieri del Nas a Trento ed è stata portata all'attenzione del procuratore Raffaele Guariniello, a Torino, che ha aperto un'inchiesta. Il reato ipotizzato è la violazione dell'articolo 5 della legge del 1962 sugli alimenti.
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È un batterio a causare la colorazione blu delle mozzarelle, prodotte in Germania, trovate a Torino e a Trento. La scoperta è stata fatta dai tecnici dell'istituto zooprofilattico che hanno analizzato i campioni prelevati dai carabinieri del Nas a Trento ed è stata portata all'attenzione del procuratore Raffaele Guariniello, a Torino, che ha aperto un'inchiesta. Il reato ipotizzato è la violazione dell'articolo 5 della legge del 1962 sugli alimenti.Sono state 70mila le mozzarelle sequestrate dai Carabinieri del Nas di Torino presso una importante piattaforma della grande distribuzione che rifornisce numerosissimi discount del Nord Italia. L'operazione dei militari è iniziata dalla denuncia di una donna di Torino che aveva osservato l'incredibile fenomeno, ripreso con un telefonino, in virtù del quale all'atto dell'apertura, una mozzarella aveva rapidamente mutato colore assumendo una impressionante pigmentazione blu.Il prodotto, tipico della tradizione alimentare italiana, proveniva da uno stabilimento industriale tedesco, presso il quale era stato commissionato dalla società italiana che lo commercializza. Gli uomini del Nas hanno scoperto inoltre che, a seguito di numerose altre segnalazioni analoghe a quella da loro raccolta, l'importatore e distributore italiano aveva avviato il "richiamo" del prodotto, dopo aver contestato l'incredibile fenomeno ai propri fornitori d'oltre frontiera. Si ignorano al momento le cause della mutazione del colore delle mozzarelle al contatto con l'ossigeno.Alcuni campioni del prodotto sono stati depositati per le analisi microbiologiche e chimiche, rispettivamente presso i laboratori dell'istituto zooprofilattico di Torino e del Centro antidoping del San Luigi Gonzaga di Orbassano. Al momento non vi sono elementi per configurare ipotesi di reato, che potrebbero invece emergere nel momento in cui i prodotti alimentari risultassero essere inquinati da sostanze tossiche o da forti cariche batteriche. L'intera partita di mozzarelle tedesche è stata rintracciata e bloccata e non sussiste alcuna possibilità di ritrovarne qualche esemplare nei banchi frigo della grande o piccola distribuzione.
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