Fabio Giacconi, 49 anni, l'uomo
colpito con 5 colpi di pistola dal fidanzato della figlia
sedicenne, è morto questa mattina nel reparto di rianimazione
dell'ospedale regionale di Torrette, nel quale era stato
ricoverato dal giorno della tragedia. A sparare, il 7 novembre
scorso, era stato Antonio Tagliata, che quel giorno uccise sul
colpo la moglie di Giacconi, Roberta Pierini. Le condizioni di Giacconi erano
apparse subito disperate: il personale del 118 l'ha
stabilizzato e intubato sul terrazzo di casa, dove si era
rifugiato per sfuggire ai colpi di pistola sparati dal
fidanzato della figlia; quindi è stato ricoverato in
rianimazione, ma non ha mai più ripreso conoscenza: i medici
hanno subito parlato di stato di coma irreversibile. Questa
mattina, intorno alle 11, è stato dichiarato morto. Giacconi
era sottufficiale dell'aeronautica militare, in servizio a
Loreto; era stato collaudatore degli F104 e più volte presente
sui teatri delle missioni italiane all'estero. Il 7 novembre
scorso, quando la figlia sedicenne si presentò in casa con il
fidanzato, Antonio Tagliata, doveva essere un chiarimento -
nella ricostruzione dell'omicida - per quella relazione che i
familiari della ragazzina non vedevano di buon occhio. A
quell'appuntamento, però, il diciottenne si presentò con una
pistola calibro 9x21 e circa 80 proiettili: fece fuoco prima
sulla mamma della fidanzata, Roberta Pierini, colpendola per
tre volte, una delle quali alla testa ("una vera e propria
esecuzione", secondo l'accusa), e poi cinque volte sull'uomo,
morto questa mattina.