Nel video, pubblicato da Marca Trevigiana 3 anni fa, Tina Anselmi racconta la sua esperienza da partigiana.
È morta la scorsa notte nella sua casa di Castelfranco Veneto Tina Anselmi, staffetta partigiana e prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro della Repubblica: fu nominata nel luglio del 1976 titolare del dicastero del lavoro e della previdenza sociale in un governo presieduto da Giulio Andreotti. Tina Anselmi, eletta più volte parlamentare della Democrazia Cristiana, aveva 89 anni.
Figlia di antifascisti, da ragazza entrò nella Resistenza Anselmi, figlia di antifascisti, da ragazza entrò nella Resistenza operando da staffetta partigiana con il nome di Gabriella e si iscrisse alla Democrazia Cristiana nel 1944. Da sindacalista, prima con la Cgil e successivamente, dal 1950, con la Cisl, si è occupata dei lavoratori del tessile e della scuola, e nel 1959 entrò nel consiglio nazionale della Dc, di cui è stata deputata dal 1968 al 1992. Dopo aver ricoperto la carica di ministro del Lavoro, Tina Anselmi fu ministro della Sanità nel quarto e quinto governo Andreotti e legò il suo nome alla riforma che introdusse il Servizio Sanitario Nazionale.
Nel 1981, nel corso dell'ottava legislatura, fu nominata presidente della Commissione d'inchiesta sulla loggia massonica P2, che termina i lavori nel 1985.
I funerali saranno celebrati venerdì 4 novembre nel Duomo di Castelfranco Veneto.
Unanime il cordoglio delle istituzioni. Il capo dello Stato Mattarella ne ricorda "il limpido impegno per la legalità e il bene comune", mentre il premier Matteo Renzi ricorda che con lei "scompare una figura esemplare della storia repubblicana". Da molti è stato ricordato il suo ruolo di apripista nel campo delle Pari opportunità e dell'impegno femminile in politica.
IL SUO AVVERTIMENTO
In un recente documentario di Anna Vinci intitolato 'Tina Anselmi, la grazia della normalità", Anselmi dice: "Dico alle mie nipoti: attente, fate la guardia. Perché le conquiste non sono mai definitive". E ancora: "Quando le donne si sono impegnate nelle battaglie, le vittorie sono state vittorie per tutta la società. La politica che vede le donne in prima linea è politica di inclusione, di rispetto delle diversità, di pace".