giovedì 14 luglio 2011
Approvato il testo riscritto dall’esecutivo. Domani tocca alla Camera. Il ministro ammonisce: «Senza pareggio il mostro del debito divorerà il nostro futuro. La politica non deve fare errori altrimenti finirà come il Titanic: non si salva nemmeno la prima classe».

- Tremonti: manovra rafforzata. Draghi: senza tagli altre tasse

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"La manovra contiene 16 nuove azioni per la crescita: dal credito per la ricerca ai contratti per la produttività, da processo civile, al turismo". Lo ha detto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, intervenendo al Senato prima del voto di fiducia al decreto del governo, che si pone come obiettivo finale il pareggio di bilancio nel 2014. "Senza il pareggio il mostro del debito che viene dal passato divorerebbe il nostro futuro" ha ammonito Tremonti che poi, rivolgendosi all'aula, ha aggiunto: "Oggi in Europa c'è l'appuntamento con il destino: la salvezza non arriva dalla finanza ma dalla politica. Ma la politica non può fare errori" anche perché "è come sul Titanic: non si salvano neanche i passeggeri in prima classe". Secondo il ministro "È necessario introdurre in Costituzione la regola d'oro del pareggio di bilancio".Il decreto, come previsto, è stato poi approvato: i sì sono stati 161, i no 135, 3 astenuti. Il provvedimento passa ora alla Camera che dovrebbe licenziarlo, con nuovo voto di fiducia, domani in serata.TICKET SUBITO E TAGLI ALLE PENSIONI D'OROHa preso forma solo ieri a tarda sera la manovra riscritta dal governo, per garantirne l’approvazione-lampo (entro oggi in Senato, con "maxi-emendamento" del governo e voto di fiducia). Le ulteriori novità sono grosse: partono già lunedì prossimo i ticket sanitari, arriva il "contributo di solidarietà" triennale del 5 o 10% per le pensioni più ricche (sopra 90mila euro lordi l’anno) mentre le rivalutazioni restano limitate ma al 70% (non più il 45%) per gli assegni che superano di 3 volte (cioè 1.428 euro lordi al mese) il minimo Inps, è confermato l’anticipo al 2013 del taglio alle agevolazioni fiscali se non sarà chiusa entro settembre la legge delega di riforma, è riscritta la stangata sul bollo per chi ha Bot e azioni in banca, comincerà già quest’anno l’azione per far associare sul piano amministrativo i piccoli Comuni e ripartono, infine, le privatizzazioni (ma con un avvio al ralenty, entro fine 2013). Resta invece "non pervenuto", al momento, il rafforzamento del capitolo sui tagli ai costi della politica.È stata una giornata a dir poco febbrile quella che ha partorito il nuovo volto della manovra. Il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, è giunto di persona a Palazzo Madama poco dopo le 18 per sciogliere gli ultimi nodi, assieme al presidente Schifani. Alla fine si sono materializzati 8 emendamenti del relatore Pichetto Fratin. Dei quali, però, solo la metà (su pensioni, depositi titoli, enti locali "virtuosi" e ammortamenti) sono concordati fra maggioranza e opposizioni.Ticket subito. Il loro ritorno era atteso dal 2012. Non sarà più così. I 486,5 milioni che dovevano garantirne ancora la soppressione fino a fine 2011 sono ridotti a 105 (risparmiandone così 380) e, quindi, già dalla prossima settimana saranno applicati il contributo di 10 euro sull’assistenza specialistica negli ambulatori e quello di 25 euro sui "codici bianchi" (i casi più lievi) nei pronto soccorsi.Bollo titoli, stangata ammorbidita, Innanzitutto resterà di 34,20 euro (l’attuale importo) per i depositi fino a 50mila euro; salirà poi da subito a 70 euro per chi ha tra 50 e 150mila euro; a 240 da 150mila a 500mila euro, e arriverà a 680 euro per chi detiene titoli pubblici o azioni per più di mezzo milione. Poi, dal 2013 ci saranno nuovi aumenti: tra 50mila e 150mila si pagheranno 230 euro; tra 150mila e 500mila 780 euro, e ben 1.100 euro per i maxi-depositi oltre i 500mila euro. La relazione spiega che la norma farà recuperare un gettito di 897 milioni per i primi 2 anni e 2,52 miliardi dal 2013.Agevolazioni. Via al loro taglio: sarà tra il 5 e 20%, ma non partirà se entro settembre 2013 il governo farà la riforma fiscale. Nel 2013 attesi circa 4 miliardi.Pensioni. Prima le rivalutazioni: sale dal 45% al 70% rispetto al testo originario (ma sempre meno dell’attuale 90%) l’indice di aumento per le pensioni medie, quelle che superano di 3 volte il minimo; ed è confermato l’azzeramento degli aumenti per quelle pari a 5 volte (2.340 euro) il minimo. Poi i nuovi tagli: la modifica dispone che dal 1° agosto al 31 dicembre 2014 gli assegni saranno tagliati del 5% nella sola parte che eccede i 90mila euro annui (all’importo concorrono però anche eventuali pensioni integrative) e del 10% per la parte eccedente i 150mila euro. La norma dovrebbe colpire in tutto un importo di 800 milioni. L’aggancio dell’età pensionabile alle aspettative di vita scatterà dal 2013 e sarà di 3 mesi. Infine, una novità anche per i lavoratori che matureranno i requisiti per la pensione di anzianità nel 2012: dovranno posticipare di un mese la loro uscita.Ammortamenti. La quota deducibile non può superare il 2% del valore dei beni in concessione. Ma per i concessionari di autostrade e trafori la percentuale scende dal 5 all’1%.Stock option. L’aliquota del 10% si applica solo al loro importo che eccede la parte fissa dello stipendio.
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