Corposo il paragrafo dedicato dalla Nota di aggiornamento al capitolo-famiglia, ma ancora privo di uno stanziamento preciso e di un cronoprogramma certo. Il governo assume come quadro di riferimento la «severa crisi demografica» e i drammatici dati sulla natalità in Italia nell’ultimo decennio, gli stessi al centro dell’ultima Conferenza nazionale sulla famiglia del governo Gentiloni.
«Fisco a misura di famiglia». Ma la riforma Irpef è rinviata
L’esecutivo si impegna quindi a intervenire «selettivamente» sul sostegno alla genitorialità e al rilancio della natalità, «agendo sul versante fiscale, su quello dei servizi e delle prestazioni sociali» e con «una serie di disposizioni per un sistema fiscale a misura di famiglia». Considerando però che la riforma Irpef generale è rinviata agli anni a venire, sono parole che vanno considerate come rivolte al futuro. Più concreto, e quindi rivolto al 2019, è l’intento di valorizzare la famiglia all’interno del Reddito di cittadinanza, visto come forma di «sostegno alle famiglie disagiate e con disabili e con componenti in condizione di disabilità». Si accenna anche alla possibilità di usare come criterio per la "pensione di cittadinanza" (780 euro, una nuova "minima") «la situazione complessiva dei nuclei familiari, anche con riferimento alla presenza al loro interno di persone con disabilità o non autosufficienti». Non traspaiono però poste specifiche per le famiglie, viste piuttosto come beneficiarie indirette delle misure anti-povertà.
L'impegno per riforme di sistema su disabili, nidi, aiuto a maternità
Ci sono anche impegni a riforme più sistemiche come il Codice per la disabilità e a rifinanziare i vari fondi esistenti, dal "Dopo di noi" agli interventi di assistenza diretta alle famiglie, nuclei con disabili e tutela dell’infanzia. Così come si annunciano interventi legislativi su asili nido, consultori familiari e centri per la famiglia, sostegno alla maternità e alla conciliazione lavoro-casa, congedi parentali, welfare aziendale, tutele per i coniugi e i bambini che rischiano di uscire indeboliti da una crisi familiare. Annunciata anche una stretta sui 'finti-invalidi' per finanziare interventi finalizzati al reinserimento lavorativo delle persone con disabilità. Si promettono anche procedure più snelle per le adozioni e sussidi alle famiglie che accolgono.