Prosegue la caccia ai cani randagi nella provincia di Ragusa. Le forze dell'ordine sono mobilitate per catturare gli animali - meno di una decina, sembrerebbe, quelli ancora liberi - responsabili domenica scorsa della morte del piccolo Giuseppe Brafa, modicano di 10 anni, aggredito e ucciso in contrada Pisciotto, tra Marina di Modica e Sampieri, in territorio di Scicli, e del ferimento grave, ieri mattina,di una turista tedesca di 24 anni. Intanto, il sindaco di Modica, Antonello Buscema, ha emanato un'ordinanza con la quale ordina "l'abbattimento da parte di tutte le forze dell'ordine dei cani abbandonati di cui risulti la pericolosità, presenti nel territorio comunale", a partire dalla località balneare di Marina di Modica fino al confine con il territorio del Comune di Scicli. Il provvedimento è stato adottato di concerto con il competente ufficio veterinario.
La polemica. Ieri il prefetto di Ragusa, Carlo Fanara, a conclusione di un vertice aveva disposto l'abattimento dei cani randagi pericolosi e liberi lungo il litorale di Scicli e di Modica, ma era stato fermato dal sottosegretario al Welfare Francesca Martini che aveva chiesto di dare priorità alla cattura e alla sterilizzazione. Il primo cittadino, però, sembra volere andare dritto per la sua strada. Questa mattina al Palazzo di Città il sindaco, nel corso di una conferenza stampa, ha replicato a quanto affermato dal sottosegretario Martini, la quale aveva accusato di inadempienze il Comune di Modica perché non aveva utilizzato un finanziamento di 50 mila euro per la realizzazione di un canile. "Quei soldi - ha detto il sindaco - potevano servire forse per la realizzazione della recinzione; il progetto presentato dall'amministrazione comunale di Modica nel 2006 prevedeva la costruzione di un parco canile su terreno messo a disposizione dal Comune con una spesa di un milione di euro. Non mi sembra - ha concluso il sindaco - che il finanziamento del ministero fosse adeguato al progetto stesso".