Ha fatto riempire pagine di verbali. Ma non sempre le dichiarazioni di Karima 'Ruby' El Marough sono sostenute da prove univoche. Talvolta è lei stessa a fare marcia indietro. Tranne che su un punto: «Lui mi disse di raccontare che ero la nipote di Mubarak». Accade in un momento preciso. «A Berlusconi – racconta la ragazza – avevo detto falsamente di avere 24 anni e di essere egiziana. Quando mi propose di intestarmi quella casa, dovevo dirgli come stavano le cose. Non potevo più mentire». L’alloggio a cui si riferisce è quello di via Olgettina, il residence dove le predilette trovavano riparo a spese del Cavaliere. «Gli dissi la verità: ero minorenne e senza documenti». A quel punto Berlusconi lancerebbe l’idea: «Dirai a tutti che sei la nipote di Mubarak ». Una versione che sarebbe dovuta servire anche a giustificare la telefonata fatta dal premier in questura per ottenere, il 27 maggio, il rilascio della minorenne. Per il gip Cristina Di Censo, si è trattato di un «indebito intervento » compiuto non per «salvaguardare le relazioni internazionali con l’Egitto», ma a evitargli l’impunità del reato di prostituzione minorile. Toccherà alla giuria del processo che si aprirà il 6 aprile mettere insieme gli elementi. Ieri il fascicolo con l’incartamento processuale è stato consegnato alle parti. Nei verbali si possono leggere i contenuti degli interrogatori di Ruby, resi quando era minorenne. «Berlusconi mi consegnò una busta con 50mila euro», assicura la ragazza marocchina ai pm. Se è vero che la giovane marocchina ha incontrato i pubblici ministeri nel corso di cinque interrogatori, va riferito che 'Ruby' talvolta cambia versione. Per esempio ha dichiarato ai magistrati di aver rivelato a Berlusconi la sua minore età dopo il 14 febbraio dello scorso anno, ma prima della notte tra il 27 e il 28 maggio, quando venne accompagnata in Questura a Milano. Gli inquirenti, su questo punto, suggeriscono la «massima prudenza». Ciò che conta sono i riscontri. Come quando viene intercettata una telefonata tra Karima e il padre, venditore ambulante in Sicilia. Con insistenza Ruby si rivolge al genitore negli istanti in cui la madre viene interrogata dagli inquirenti isolani: «Devi dire alla mamma di non parlare, di dichiarare di non voler rispondere a nulla». Secondo gli investigatori la famiglia della ragazza era al corrente dei fatti che riguardavano «la vita di Ruby», episodi che l’allora diciassettenne voleva fossero taciuti. In un’altra conversazione Mohamed El Mahroug chiede alla figlia di fare il possibile per «sbloccare – scrivono gli investigatori – l’invio di una somma di denaro». Un contributo economico della ragazza alla sua famiglia. Denaro che secondo gli investigatori Ruby ha ricevuto con ripetuti e sostanziosi versamenti da Silvio Berlusconi.