lunedì 19 febbraio 2024
Secondo il sito svizzero Iqair domenica 18 febbraio la qualità dell'aria era peggiore solo Dacca e Lahore. Sala: la questione non esiste, notizie diffuse da un ente privato, l'aria in realtà migliora
Una panoramica di Milano dalle guglie del Duomo

Una panoramica di Milano dalle guglie del Duomo - Foto di archivio

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È allarme smog a Milano e in generale per la Pianura Padana. Secondo il sito svizzero Iqair il capoluogo lombardo domenica 18 febbraio era sul podio delle città più inquinate al mondo, preceduto solo da Dacca in Bangladesh e Lahore in Pakistan. Dopo settimane con scarse precipitazioni, la qualità dell'area urbana milanese fa infatti segnare un punteggio, di 193, che significa aria “non salutare”. I dati fanno riferimento all'indice Aqi, Air quality index il cui valore è diviso in fasce: tra 50 e 100 l’aria è leggermente inquinata, tra 100 e 150 è inquinata, tra 150 e 200 i livelli sono molto alti e tra 200 e 250 si parla di tossicità. Secondo il sito svizzero la concentrazione di Pm2.5 (le polveri più sottili sospese in aria) a Milano è attualmente 27,4 volte il valore guida annuale della qualità dell’aria indicato dall’Organizzazione mondiale della sanità. Di qui le consuete raccomandazioni, cioè evitare l'esercizio fisico all'aperto, chiudere le finestre in casa, indossare una mascherina all'aperto e utilizzare i purificatori d'aria. Ad aggravare la situazione ci sono le scarse precipitazioni e le temperature sopra le medie stagionali delle ultime settimane che hanno fatto ristagnare l’aria più fredda nelle pianure impedendo il rinnovamento atmosferico.

Il dato arriva all'indomani del report diffuso dall’Esa (European space agency) secondo cui nel gennaio scorso più volte nella Pianura Padana è stata superata la soglia critica di 50 μg/m3 per le concentrazioni di Pm10 (particolato). Livello che ovviamente danneggia la salute ambientale del territorio.

La rilevazione diffusa da Iqair viene però contestata dal sindaco di Milano che la definisce «notizia da social, la solita analisi estemporanea gestita da un ente privato. Bisognerebbe capire chi fa queste analisi, perché le analisi di Arpa (Azienda regionale per la protezione ambiientale) dimostrano tutto il contrario». A margine del convegno "Coesione territoriale ed ordinamento delle autonomie locali". Giuseppe Sala si è detto «seccato di dover rispondere a domande su questioni che non esistono. Noi stiamo lavorando per migliorare l'aria, Arpa dice che è migliorata anche se io sostengo non abbastanza. Non si può andar dietro a una notizia fatta da un ente privato, con nessuna titolarità. Parliamo di cose serie, che questa non la è». Sul tema è intervenuto anche Carlo Monguzzi consigliere comunale di Europa Verde che ha sottolineato come tutte le centraline di Milano domenica 18 febbraio «hanno registrato secondo i rilievi di Arpa Lombardia livelli altissimi delle polveri sottili confermando l'emergenza smog delle ultime settimane. L'aria di Milano non è mai stata così tossica negli ultimi anni, ha aggiunto Monguzzi.

In conseguenza ai valori di PM10 registrati domenica e delle previsioni meteorologiche per i prossimi giorni, da domani si attivano le misure temporanee di primo livello nelle province che hanno raggiunto almeno il 4° giorno consecutivo di superamento: Milano, Monza, Como, Bergamo, Brescia, Mantova, Cremona, Lodi e Pavia. Lo riferisce la Regione. Le misure di primo livello prevedono in tutti i Comuni delle province coinvolte divieto di combustioni e di accensione di fuochi all'aperto. Per quanto riguarda invece il traffico, nei Comuni con più di 30.000 abitanti delle province coinvolte è prevista la limitazione alla circolazione tutti i giorni nella fascia 7.30-19.30 per tutti i veicoli Euro 0 e 1 di qualsiasi alimentazione e per i veicoli Euro 2, 3 e 4 a gasolio.

Rispetto a quelle previste dalle misure permanenti, le limitazioni si applicano anche nelle giornate di sabato e di domenica e coinvolgono anche i veicoli Euro 4 diesel commerciali anche se con FAP e gli Euro 0 e 1 a GPL e metano. Gli autoveicoli che hanno aderito a MoVe-In sono soggetti alle limitazioni temporanee della circolazione come gli altri veicoli inquinanti, fino alla disattivazione delle stesse. In tutti i comuni della provincia delle province coinvolte è vietato tenere temperature superiore a 19°C nelle abitazioni e negli esercizi commerciali.

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