I ministri degli Esteri dell'Unione
Europea riuniti a Lussemburgo hanno dato oggi il via libera
all'operazione navale contro i trafficanti di essere umani nel
Mediterraneo. Obiettivo della missione "Eunavfor Med" è di "identificare, catturare e neutralizzare le
imbarcazioni e di rendere disponibili gli strumenti usati o sospettati
di essere usati" dagli scafisti.
"L'Ue - ha commentato da Lussemburgo l'Alto
rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune, Federica
Mogherini, non ha mai preso così seriamente il tema dell'immigrazione
come sta facendo adesso. Con questa operazione, colpiamo il business
model di quelli che beneficiano della miseria dei migranti. Ma questa
è solo parte di una strategia più ampia, che comprende la cooperazione
con i nostri partner in Africa, in particolare nella regione del
Sahel, ed il lavoro con l'Organizzazione internazionale per le
migrazioni e l'Unhcr".
Come Ue, ha proseguito la Mogherini, "siamo determinati a contribuire
a salvare vite, a smantellare le reti dei trafficanti di essere umani
e ad affrontare la cause profonde della migrazione".Nelle bozze di conclusione del
vertice di giovedì prossimo emerge l'accordo sul meccanismo
"temporaneo ed eccezionale" per la ricollocazione di 40mila
profughi nei prossimi due anni da Grecia e Italia. C'è anche il
rinforzo delle strutture per l'identificazione e la
registrazione dei migranti, un sostegno finanziario per i paesi
"in prima linea" e l'accelerazione per i rimpatri. Resta invece
non chiarita l'obbligatorietà del meccanismo di ricollocazione,
sul quale però a decidere alla fine saranno gli Stati membri.
Nella bozza è previsto che
l'accordo sul meccanismo di redistribuzione venga preso "entro
il mese di luglio", ma tale meccanismo nel testo non è indicato
come "vincolante", tanto meno come "obbligatorio".
La "fase uno" dell'operazione comincerà ad essere operativa
dai primi di luglio, con il dispiegamento delle forze messe a
disposizione da 14 paesi "dal nord, dal sud, dall'est e
dall'ovest" della Ue, come sottolinea Mogherini. La portaerei
italiana 'Cavour' sarà la nave ammiraglia di una missione che
inizialmente sarà dotata complessivamente di "5 navi da guerra,
2 sommergibili, 3 aerei da ricognizione marittima, 2 droni e 3
elicotteri" con "un migliaio" di soldati.
La "fase uno" sarà dedicata alla raccolta di informazioni.
Opererà in acque internazionali e farà anche soccorso, ma "il
focus è sulla lotta ai trafficanti". Il passaggio alle fasi
successive scatterà dopo valutazioni del Consiglio su proposta
del comandante, il contrammiraglio Enrico Credendino. Per
arrivare alla 'fase 3", con operazioni anche in acque
territoriali e sulla costa libica, servirà però la risoluzione
dell'Onu. E già nelle prime due fasi, comunque, si dovrà tenere
conto, spiegano fonti militari europee, che l'operazione si
svolgerà in un ambiente "molto complesso" perché già due volte
navi mercantili sono state "recentemente" attaccate fuori dalle
acque territoriali con aerei e tiri di artiglieria dalla costa a
Derna e a Sirte. Inoltre i trafficanti non hanno esitato a usare
le armi.