L'immagine di una barca carica di migranti che si rovescia al largo della Libia, ripresa dalla Marina militare italiana nel 2016 (Ansa)
Ci sono anche una donna incinta e una giovane mamma con la sua neonata tra le decine di vittime del naufragio del gommone avvenuto la settimana scorsa al largo della Libia i cui superstiti sono stati recuperati da Nave Trenton della Marina Militare Usa. Lo ha rivelato Lucilla Garufi di InterSos, che viaggia a bordo di Nave Diciotti della Guardia costiera italiana, sbarcata ieri a Pozzallo con 509 migranti, nell'ambito del progetto Unicef della ong italiana.
«Durante un trasbordo su nave Diciotti - racconta Lucilla Garufi di Intersos - abbiamo preso i superstiti del naufragio. Ovviamente li abbiamo trovati in una condizione molto vulnerabile. Soprattutto le ragazze. C'erano delle nigeriane che hanno raccontato di avere perso amici e familiari durante la tragedia, e, soprattutto, li hanno visti affondare e annegare sotto i loro occhi». Tra i dispersi, conferma, una donna incinta e una mamma con la figlia neonata. Tra i superstiti non ci sono bambini.
Arriva invece dal team di Medu (Medici per i diritti umani), coinvolto tra i volontari che danno assistenza ai migranti sbarcati dalla nave Diciotti a Pozzallo, un'altra testimonianza, quella di due gemelle 19enni, che hanno raccontato come a bordo del gommone naufragato ci fossero 117 persone: «Circa 70 persone sono morte - riferiscono gli operatori -, fra le quali la loro terza sorella. Questi stessi numeri sono stati confermati anche da altre persone. Sicuramente - affermano ancora gli operatori - si può dire che i numerosi giorni trascorsi in mare abbiano esasperato le condizioni di disagio fisico e psichico dei migranti, mentre si è riscontrata una sintomatologia post-traumatica in gran parte dei superstiti, spesso in stato di choc. Dai racconti emerge la possibile presenza di un neonato e della madre tra i dispersi in mare».
La notizia della presenza della donna col suo bambino, dunque, sarebbe confermata anche da questa fonte.
Intanto i corpi di altri 6 migranti sono stati recuperati sulle coste libiche all'altezza di Gianzur, una ventina di chilometri a ovest di Tripoli. Lo ha segnalato con un messaggio il portavoce della Marina libica, Ayob Amr Ghasem, lasciando intendere che si tratta di un nuovo naufragio rispetto a quelli segnalati negli ultimi giorni. «Cinque migranti sono stati salvati e trasferiti all'ospedale di Janzur. Sei corpi sono stati recuperati», ha scritto il portavoce.