Il ritorno alla normalità è previsto in serata. Dopo una settimana da incubo per la mancanza di acqua (a causa di una frana a Catalabiano che ha danneggiato l'acquedotto) Messina tira un sospiro di sollievo. La condotta è stata riparata e l'acqua dovrebbe arrivare nei rubinetti entro un paio d'ore. Intanto si mobilita l'esercito che sta provvedendo alla distribuzione di acqua nelle zone più a rischio come ha annunciato via twitter il ministro Pinotti.
Il sindaco Renato Accorinti ha annunciato che il Comune chiederà comunque lo stato di calamità. "È stata un'emergenza incredibile e non vogliamo che accada più per questo chiederemo comunque lo stato di calamità affinché arrivino i fondi per mettere in sicurezza la condotta in ogni punto. Ora andrò all' Anci nazionale a Torino e da li chiederò
con forza un aiuto per la città di Messina".
Alle nove del mattino l'acquedotto ha ripreso a funzionare ma il ritorno alla normalità sarà graduale. " Ci vorranno almeno 12 ore prima che arrivi nelle case dei messinesi" ha spiegato Leonardo Termini presidente
dell'Amam, l'azienda Meridionale acque confermando che
l'emergenza idrica nella città dello Stretto potrebbe finire a
breve.
In mattinata in molti rioni della città i disagi non sono mancati con numerose persone in fila con i bidoni per
prendere dalle cisterne l'acqua. Le autobotti
della Brigata Aosta dell'Esercito che già da ieri sera stanno
fornendo acqua in più punti indicati dalle autorità locale.
Il ministro Roberta
Pinotti ha dato disposizioni alla Marina Militare di tenersi
pronta ad intervenire con la nave cisterna Ticino, che ha una
capacità di trasporto di 1.200 metri cubi d'acqua, che è
attualmente dislocata ad Augusta (Siracusa).
Controlli sono in corso da parte
della Guardia di finanza per accertare e reprimere
eventuali situazioni di ingiustificato aumento del prezzo al
dettaglio e all'ingrosso dell'acqua minerale negli esercizi
commerciali, anche della grande distribuzione. I controlli riguardano anche le imprese
di trasporto acqua per verificare il possesso delle previste
autorizzazioni sanitarie e amministrative con l'obiettivo di
prevenire eventuali rischi alla salute pubblica connessi a
carenze igienico-sanitarie.