La spending review si abbatterà anche sulle tavole delle feste, che quest'anno saranno più sobrie rispetto agli anni passati. Secondo Confcommercio infatti in un anno sono passati dal 66,4% al 69,3% gli italiani che ritengono che il prossimo Natale sarà certamente vissuto in maniera «molto dimessa». Per il 68,6% degli intervistati «certamente» quello del 2013 non sarà nemmeno l'ultimo Natale di crisi. L'aspetto positivo, in questo quadro fosco, è che si ridurranno probabilmente gli sprechi e meno cibo all'indomani delle feste finirà nella spazzatura. Eppure con un po' di accortezza e senso critico, risparmiare è possibile: al prezzo un aperitivo sembra possibile preparare la tavola per il cenone di Natale. La sfida tra negozi, centri commerciali e grande distribuzione è partita e oggi nuove strategie di marketing consentono di aiutare la clientela a risparmiare, se è vero che, come riportano i dati Codacons, in sei anni gli italiani hanno ridotto i consumi legati alle feste del 42,7%. Se caviale Beluga e tartufo bianco sono fuori budget, con fantasia e prodotti di stagione a chilometro zero, cioè che arrivano dal territorio, ecco il menù da gourmet che propone la catena di supermercati Lidl che per il menu di Natale propone un'abbinata a nuova serie di prodotti a marchio «Delux» che consentirebbero di preparare per la ricorrenza per un pasto da quattro portate con meno di dieci euro a persona. «Si possono cucinare sette piatti con solo nove euro a invitato", assicura Umberto Vezzoli, volto noto della tv ed executive chef dell'hotel Boscolo di Milano, chiamato a studiare una combinazione ideale da proporre ai clienti. Ecco dunque i suggerimenti: trilogia di antipasti (mousse di zucca, caponata di melanzane e gnocchetti ripieni al pesto), un risotto con salsa di tartufo, astice con funghi porcini, biscotti con sorbetto e babà al rum con gelato alla crema. Quasi tutto realizzato con prodotti di provenienza italiana.